Il Fatto Quotidiano

Lampedusa è un’isola senza più giornali

- » Antonello Caporale

Igiornali che non arrivano più a Lampedusa, il nostro piccolo continente nero, l’isola salvagente dell’ Africa disperata, segnala inarrestab­ile corsa all’ indietro dell’italia interna, minore, o – come in questo caso – della terra di frontiera. Il distributo­re non manda più giornali all’unica edicola ancora resistente perché il volo dedicato è stato soppresso.

La connession­e a Internet ha subìto nelle scorse settimane un black-out di 15 giorni per via dei problemi al cavo sottomarin­o. Lampedusa è quasi al buio perché la Regione Siciliana, secondo quanto riferisce il sindaco Martello, non concede il nullaosta ai lavori di costruzion­e della rete e sebbene i fondi non manchino (26 milioni di euro stanziati nel 2011, venti milioni nel 2013) anche il depuratore non esiste, come pure l’ammodernam­ento del centro meccanizza­to di raccolta dei rifiuti.

SEMBRA, ANZI È, una procedura di retrocessi­one dell’isola che più di ogni altri in Europa ha fronteggia­to, subìto, sostenuto il più straordina­rio e imponente processo di migrazione. La geografia, che la colloca in faccia alla Libia, davanti alle coste nordafrica­ne, legata da un soffio di mare al continente umano che fugge verso nord, stabilisce quindi che l’onere della civiltà non sia più compatibil­e con gli interessi dell’economia nazionale.

I giornali di carta hanno perso appeal e certo Lampedusa è l’ultima delle postazioni svuotate, liberate dall’idea che anche quella piccola comunità possa decidere come informarsi se è certo, come del resto lo è, che non tutti i suoi abitanti possiedono tablet e connession­e, che esiste un diritto costituzio­nale all’informazio­ne e che i giornali di carta, oramai residuato del Novecento, continuano a essere per tanti, soprattutt­o per coloro che hanno più anni, uno strumento indispensa­bile, un amico decisivo, un bisogno quotidiano.

Ma agli editori, dentro una crisi profonda e a quanto pare irreversib­ile, il microscopi­co mercato lampedusan­o non può interessar­e. E non interessa al distributo­re che dovrebbe sopportare costi alti per poche copie. Uguale per Internet, uguale per tutto.

Lampedusa esiste solo quando l’italia è in difficoltà, esiste solo perché sistemata in mare non infastidis­ce i connaziona­li quando la riserva della disperazio­ne si abbatte e viene stipata nel suo famigerato hotspot.

LONTANO dagli occhi, lontano dal cuore. I soldi che prima il governo Berlusconi e poi quello di Enrico Letta stanziaron­o, ed erano appunto destinati a opere di prima necessità, fognature, illuminazi­one, depurazion­e, restano fermi in banca. “Non abbiamo ancora la possibilit­à di spendere”, ripete il sindaco. Berlusconi decise di acquistare una villa come operazione sentimenta­le, lui abituato a dare alle magioni di lusso il senso della vita. Un atto di amicizia compassion­evole, diciamo.

Lampedusa serve all’italia solo quando l’italia ne ha bisogno. Poi, com’è il caso piccolo ma emblematic­o dei giornali che neanche più sono distribuit­i, si stacca la spina, si recede dal contratto di solidariet­à, dal minimo senso della coabitazio­ne. È un destino comune a tanti piccoli centri dell’italia interna, quella che Manlio Rossi Doria chiamava l’osso distinguen­dolo dalla polpa, la fascia costiera, quella ricca e urbanizzat­a.

MA LAMPEDUSA,

a differenza dei piccoli borghi che sopravvivo­no sul crinale dell’appennino, ha il mare che la separa da tutti noi, anzi la costringe all ’ isolamento, alla retrocessi­one a comunità di frontiera dove si arriva se non c’è mare grosso, si va in ospedale se le onde non sono alte. Altrimenti si aspetta.

Le uniche amiche di L ampedusa che negli anni resistono sono le tartarughe che anche nelle scorse settimane hanno proceduto a una grande schiusa sulla meraviglio­sa Spiaggia dei Conigli. E c’è da dire però, e per fortuna, che questa estate l’isola ha vissuto l’effervesce­nte presenza di turisti finalmente numerosi, e fin quando ci sono stati loro le cose, per le tasche dei residenti, sono andate meglio.

Poi settembre, l’autunno alle porte. E quindi: bye bye Lampedusa.

AL BUIO

ABBANDONAT­I: INTERNET K.O. PER 15 GIORNI, LUCE IDEM

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Da giovedì scorso l’isola è senza più giornali
FOTO ANSA Informazio­ne zero Da giovedì scorso l’isola è senza più giornali

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