• Gismondoi benefici agli indecisia
IL SUCCESSO del programma di vaccinazione Covid-19 dipende dalla partecipazione di massa. La messaggistica concisa e persuasiva diventa fondamentale, in particolare, dati i livelli sostanziali di esitazione sui nuovi vaccini. Siamo tutti concordi che proprio questo è stato un punto debole in tutta la campagna vaccinale. Il problema non è solo italiano. Un’interessante pubblicazione su Lancet , dal titolo “Effect of different types of written vaccination information on Covid-19 vaccine hesitansy in the UK” (Effetto di diversi tipi di informazioni scritte sulla vaccinazione in tema di esitazione al vaccino contro il Covid-19 nel Regno Unito) riporta importanti risultati, che potrebbero essere d’aiuto alla sanità pubblica. Una prima considerazione sui gruppi in studio è che nella popolazione fortemente titubante (in media 10% in tutti i Paesi europei) l’informazione sui benefici personali riduce l’esitazione in misura maggiore rispetto alle informazioni sui benefici collettivi. Informare le persone che un vaccino Covid-19 è sicuro ed efficace, senza nascondere alcune inevitabili reazioni indesiderate, aumenta l’accettazione rispetto a una condizione di assenza di informazioni o di eccessive rassicurazioni. Fornire informazioni sul beneficio dell’immunità collettiva della vaccinazione non ha mostrato alcun effetto complessivo della popolazione sull’accettazione del vaccino. Ciò è la conseguenza del fatto che coloro che sono riluttanti sono, solitamente, i meno aperti a una visione collettiva. Uno dei punti critici sollevati dai titubanti è la velocità con la quale questi vaccini sono stati proposti. Il rapporto rischio/beneficio avrebbe potuto giocare un ruolo importante unitamente all’informazione dell’esistenza di aspetti ancora poco conosciuti. Lo studio mostra che informazioni brevi e accuratamente elaborate possono modificare la volontà di essere vaccinati per Covid-19 di coloro che sono più fortemente titubanti. Importanti, ma difficili da gestire, le informazioni nelle pagine web online. È necessario ulteriore lavoro per sviluppare messaggi che siano persuasivi per l’importante gruppo di persone attualmente dubbiose.
direttore microbiologia clinica e virologia del “Sacco” di Milano