Certificato verde: al seggio servirà solo agli scrutatori
Il problema del Green pass per votare non se lo sono nemmeno posto: “Ti immagini il casino? Ci sono anche limiti costituzionali”, tagliano corto varie fonti di governo. Però c’è il tema dei presidenti di seggio e degli scrutatori, almeno per i ballottaggi delle Comunali in programma il 17 e il 18 ottobre e quindi dopo il 15, il giorno indicato per l’entrata in vigore dell’ultimo decreto che ha esteso l’obbligo a tutti i lavoratori del pubblico e del privato. Gli addetti ai seggi, a differenza degli elettori e anche dei rappresentanti di lista, hanno un rapporto di servizio con l’amministrazione, peraltro retribuito, sia pure temporaneo: secondo alcune fonti governative rientrano nella previsione. Il testo, almeno quello circolato nei giorni scorsi in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, lo impone non solo al “personale” ma “altresì a tutti i soggetti che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato presso le amministrazioni”. Se la vedranno Viminale e Salute.
Per il primo turno (3-4 otto
ALLE URNE GLI ELETTORI NON DOVRANNO MOSTRARLO
bre) c’è già un protocollo datato 25 agosto a firma di Luciana Lamorgese e Roberto Speranza. Prevede il distanziamento ai seggi, le code all’esterno e le sanificazioni ma non accenna alle certificazioni verdi, che pure ci sono da aprile e tra luglio e agosto sono state rese obbligatorie per i clienti di bar e ristoranti al coperto, piscine e palestre, cinema, teatri, stadi e musei, treni a lunga percorrenza, navi che collegano più regioni, aerei, quindi per il personale della scuola e infine per tutti i lavoratori del pubblico e del privato, ma appunto solo dal 15 ottobre. Limitare ai “greenpassati” il diritto di voto era in effetti costituzionalmente sconsigliabile. Del resto il governo lo impone per concerti e altri eventi all’aperto, ma non nell’esercizio della libertà religiosa, altro primario diritto costituzionale, come se chiese e moschee fossero meno a rischio di un teatro; né ci sono obblighi per clientela di centri commerciali e negozi e per chi si ammassa sui treni regionali.