Il Fatto Quotidiano

Ita, il piano non si vede: “top secret” in Parlamento

- » Patrizia De Rubertis

Braccia conserte, qualche movimento delle mani per contenere una manciata di fogli e, soprattutt­o, pochissime risposte. Così ieri il presidente di Ita, Alfredo Altavilla, ha affrontato le due audizioni, alla Camera e al Senato, sul piano industrial­e della nuova compagnia di bandiera che spiccherà il volo il 15 ottobre con una flotta dimezzata di 52 aerei e con soli 2.800 dipendenti rispetto agli attuali 11 mila di Alitalia. Dell’ad di Ita, Fabio Lazzerini, nessuno ne ha sentito la voce. Eppure le due audizioni erano attesissim­e e, sulla carta, ricche di dati tanto da aver fatto ottenere dai vertici di Ita la loro segretazio­ne.

LA SOCIETÀ a totale capitale pubblico, dopo lo strappo dell’altro ieri con i sindacati, ha invece deciso di andare avanti con il proprio piano: senza dettagli sui futuri accordi di leasing per aumentare la flotta e commercial­i per riconquist­are le tratte europee ed extra Ue ormai perse. Ma soprattutt­o Ita ha ribadito di adottare unilateral­mente il proprio regolament­o, avviando le chiamate ad personam. “Le assunzioni sono partite oggi (ieri, nda)”, ha comunicato Altavilla ribadendo che il contratto di lavoro applicato non segue il contratto collettivo nazionale, con salari che – stando ai sindacati – sono fino al 40% più bassi, ma che per i vertici Ita sono invece “assolutame­nte allineati” e “in alcuni casi superiori a quelli degli altri vettori tradiziona­li”.

“In base a quanto ascoltato, c’è la conferma che Ita ha messo a punto un piano al contrario: è partito dal reset del contratto collettivo, pur trattandos­i di azienda pubblica.

E solo tra un anno si vedranno i veri numeri del piano”, spiega la senatricem­5s Giulia Lupo, che più volte si è appellata con Pd e Leu affinché il governo intervenga. Richiesta che ora ha colto nel segno: sul piano industrial­e di Ita il 5 ottobre ci potrebbe essere una informativ­a del ministro del Tesoro Daniele Franco.

Anche se il presidente di Ita non ha fornito dettagli, sono i sindacati – in mobilitazi­one davanti la sede di Ita a Fiumicino, dove resteranno fino allo sciopero generale di venerdì – a fornire i dettagli del nuovo regolament­o. Secondo Filt Cgil, lo stipendio mensile di un assistente che vola 60 ore sarà di 890 euro, contro il triplo che prende oggi. Importo che, però, viene calcolato con una tariffazio­ne progressiv­a e una base fissa in busta paga. Sparita poi la quattordic­esima e riposi saranno dimezzati. A distanza è andata in scena anche un’altra querelle tra Ita e l’ex compagnia di bandiera sul marchio Alitalia. Se per Altavilla il prezzo base di 290 milioni di euro viene bollato come “irrealisti­co”, i commissari di Alitalia confermano che la stima rappresent­a un valore minimo certificat­o. Oggi si ricomincia.

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La manifestaz­ione di ieri dei lavoratori Alitalia. Oggi nuovo presidio
FOTO ANSA La protesta La manifestaz­ione di ieri dei lavoratori Alitalia. Oggi nuovo presidio

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