La transizione ecologica è più difficile del Covid
Al ministro Cingolani e al governo dei (presunti) Migliori bisogna far sapere che affrontare la crisi ambientale globale sarà ben peggio che gestire la pandemia. E allora serve un pensiero e conseguenti progetti ambientalisti non solo radicali (se poi sono chic, che male c’è?) e oltranzisti, ma addirittura antagonisti. Perché non se ne verrà a capo senza un rovesciamento globale del sistema su cui oggi si regge il mondo. Non saranno sufficienti né la transizione digitale né quella energetica. Sarà necessario cambiare totalmente i paradigmi dell’economia e del mercato. L’imbroglio ecologico non può continuare. E se continuiamo ad affidarci ai rappresentanti del potere finanziario, siamo fritti (e non solo in senso figurato).
VALTER