IL NASO DI MONTANELLI
CI TROVERAI parole che non hai pronunciato, ma che il mio fiutaccio, del quale incondizionatamente mi fido, mi dice che avresti potuto pronunziare”. Così Indro Montanelli a Emilio Cecchi, nella lettera in cui gli anticipa l'incontro che sarà pubblicato sul Corriere della Sera, citata in Indro - Il 900 ( Rizzoli ), il volume in cui Marco Travaglio ricostruisce la traversata nel secolo, ostinatamente controcorrente, del più grande giornalista italiano. Le stagioni della nostra storia, i brani antologizzati e le immagini del volume sprigionano nostalgia non solo per l'uomo, ma anche per cosa è stato il giornalismo nel secolo scorso. Gli Incontri sono grande giornalismo e al tempo stesso un genere letterario, letture capaci di insinuare che la fa
INDRO
IN UN’EPOCA DI FAKE NEWS MANCA
IL SUO FIUTO
mosa realtà non è sempre così reale come lascia intendere: “Preferisco scrivere un ritratto vero con aneddoti falsi che un ritratto falso con aneddoti veri”.
Il vero va fiutato. E qui torniamo a ciò di cui Indro si fidava sopra ogni cosa, come il suo maestro Leo Longanesi.
A vent'anni dalla scomparsa, la figura di Montanelli più si allontana e più si ingigantisce, e quel che ci manca di più è proprio il naso. L'olfatto si sperde nell'interconnesso, insonorizzato mondo digitale, tra i ron ron dei processori, i clic, i tic e i like delle tastiere, negli ambienti sterili gestiti dai capi della comunicazione che mescolano vero e falso in provetta, dove le “bestie” mordono in silenzio, dove i sensi non sono meno artificiali dell'intelligenza. Ci sarà anche il fact checking, ci saranno anche i cacciatori di fake news, ma noi continuiamo a sentire la mancanza delle mucose e delle narici. Forse il sempre più nutrito partito del non voto si spiega anche così, con la nostalgia del fiutaccio montanelliano, specie quando si tratta di entrare nella cabina elettorale, e gli effluvi esplodono. Troppi miasmi, non si sa bene come e dove prodotti. All'improvviso ci ricordiamo di avere un naso, ma anche turarselo non basta più.