VIA IRAN IL PERCORSO IMPERVIO
UN ALTRO RIFUGIATO ha mostrato la sua mano frantumata con l’elmetto di metallo di un soldato turco, altri hanno parlato di percosse e distruzione dei pochi averi che erano riusciti a portare con sé. Mahmut Kaçan, un avvocato turco residente a Van, specializzato in casi di asilo e rifugiati, sottolinea che i respingimenti violano la convenzione sui rifugiati delle Nazioni Unite del 1951 e, nonostante questo, stanno avvenendo sistematicamente. “Quello che stanno facendo le autorità turche è del tutto illegale”, ribadisce. Kaçan ha aggiunto che la Direzione provinciale per la gestione delle migrazioni (Pdmm) a Van non accetta più nuove domande di asilo, inclusa quella di una sua assistita, un’infermiera afghana arrivata con il passaporto dopo essere stata costretta a fuggire dai talebani.
Gli sforzi del governo turco per tenere fuori i rifugiati dall ’Afghanistan sono aumentati ad agosto, quando è iniziata la costruzione di un muro di cemento di 295 chilometri nella provincia di Van.
IL MINISTRO della Difesa, Hulusi Akar, ha affermato che il confine orientale è stato rinforzato con telecamere termiche per la visione notturna e con più truppe: tra loro 750 ufficiali delle squadre speciali. Metin Çorabatir, presidente del Centro di ricerca su asilo e migrazione (Igam) con sede a Istanbul, ha affermato che il rifiuto di consentire a molti rifugiati afgani di entrare legalmente in Turchia li sta costringendo a viaggi mortali. Cita il tragico episodio di 60 rifugiati afghani annegati attraversando il lago. Una recente dichiarazione dell’unhcr afferma che l’ong sta “monitorando da vicino la situazione” e di aver recentemente emesso un avviso di non respingimento in l’a fghanistan, chiedendo il divieto di rimpatri forzati, compresi quelli nei confronti dei profughi a cui è stata respinta la richiesta di asilo.
L'ORGANIZZAZIONE internazionale per le migrazioni ha sviluppato un dossier secondo cui negli ultimi mesi, ogni settimana sono tra i 20.000 e i 30.000 i profughi che lasciatno l'afghanistan via Iran. Secondo Orhan Deniz, professore di Migrazione all'università di Van, Yüzüncü Yıl, molti afghani stanno tentando viaggi attraverso le montagne Zagros. Si tratta di percorsi pericolosi lungo tragitti impervi, ma che restano l’unica speranza di fuga dalla crisi umanitaria e dalle nuove regole imposte dai talebani