Ma per gli italiani non è tempo di acquisti
Per uno studio di settore l’incertezza finanziaria e l’elettrico stanno rallentando il mercato
Sono pochi gli italiani pronti a cambiare la propria auto, divisi tra la confusione sugli incentivi, quella sulle alimentazioni elettrificate e ancora l’incertezza economica che riduce i budget per l’acquisto.
SECONDO L’ULTIMO studio condotto dalla società di consulenza Areté, infatti, solo il 12% degli intervistati dichiara di voler acquistare una nuova auto nei prossimi mesi, quasi la metà dice di non poterci pensare prima di un anno e il 39% crede di poterlo fare sì, ma entro il prossimo anno.
Nelle intenzioni di acquisto, invece, raggiungono il 50% le auto ibride e il 20% quelle elettriche. I l sondaggio “Cambiare l’auto oggi, che confusione” r iporta che 7 italiani su 10 oggi continuano a utilizzare il proprio veicolo per spostarsi in città, contro l’8% che preferisce camminare o usare i mezzi pubblici e il 6% che invece, per i propri spostamenti, si affida alla bici; solo il 3% ricorre allo sharing, che sia di auto, bici oppure monopattini.
Sugli incentivi statali, poi, ancora grande confusione: 4 intervistati su 10 non hanno compreso come poter accedere ai finanziamenti, il 6% non ne sapeva addirittura l’esistenza. Ma soprattutto, la metà del campione è sfiduciata sulla loro efficacia, convinta che questi non saranno sufficienti a sostenere una ripresa delle vendite di auto a basse emissioni. Chiedendo quali fattori spingerebbero maggiormente all’acquisto di una nuova auto, il 71% risponde senza dubbio il prezzo accessibile, mentre il 20% ritiene che una maggiore chiarezza sulla differenza tra le alimentazioni elettriche ed elettrificate aiuterebbe a ragionare su un acquisto più consapevole.
COMUNQUE, 7 su 10 rispondono di pensare all’acquisto del nuovo e non dell’usato che, grazie anche agli incentivi, consentirebbe il passaggio alle alimentazioni alternative (30%) e ad avere una tecnologia di bordo più aggiornata ( 23%). Tra quanti si ritengono intenzionati all’acquisto delle ibride, il 30% riporta la scelta a una questione ambientale mentre il 60% a un vantaggio nel costo di manutenzione e gestione.