Noi ecologisti contro un Green pass imposto senza discutere
Come pacifist* ed ecologist*, vorremmo contribuire al dibattito che infiamma e spacca la società. Siamo profondamente preoccupat* per la pericolosa polarizzazione e radicalizzazione del conflitto: da una parte i gruppi più violenti ed eversivi che cavalcano il malessere sociale, dall’altra il blocco di potere politico- indus triale- mediatico che governa il Paese e che impone il suo programma liberista. Ovviamente condanniamo nel modo più fermo i neofascisti di ogni violenza, e tutti coloro che spalleggiano questi gruppi, chiedendoci perché siano stati lasciati agire impunemente dalle autorità. (...) Oggi più che mai, è importante coltivare un pensiero critico che metta la salute, il rispetto e la nonviolenza al centro del dibattito. (...) An
VALORE MISURA NON SCIENTIFICA, MA SOLO POLITICA
che a nostro parere lo strumento del Green pass (così come declinato in Italia), è pieno di contraddizioni e fallacie sul piano sanitario, finalizzato a un rigido e burocratico controllo sociale, umiliante e divisivo, oltre a contraddire i principi contenuti nella Risoluzione 2361 (2021) dell ’Assemblea parlamentare del Consiglio d’europa.
Perché quindi non si può discutere e criticare apertamente questa misura, che non è, come spesso si dice, “scientifica” ma meramente “politica”? (...)
Oltretutto queste imposizioni controproducenti e ingiuste, esasperano gli animi e rendono le persone insofferenti anche ai “limiti ambientali” che multinazionali e mafie calpestano quotidianamente in totale impunità.
Primi firmatari: Franco Arminio, Linda Maggiori,
Michele Boato - https://peruncamminoecopax.
blogspot.com/2021/10/ per-un-cammino-radicalmente
ecologista.html