Lamorgese, Speranza, Figliuolo: il cono d’ombra sul Trio Lucano
Si registra un principio di cono d’ombra per il trio lucano. Per quelle coincidenze così singolari da risultare irripetibili, ha domicilio d’affetti e larga parentela a Potenza, lungo la via Pretoria che segna il nuovo umanesimo del capoluogo della Basilicata, il gruppo di comando dell’emergenza pandemica. Ministra dell’interno, ministro della Salute e Commissario ai vaccini, il trio Lamorgese-speranza-figliuolo, provengono dalla stessa città, dalla terra finora meno influente nei destini del Paese.
Il trio era parso imbattibile. Non abbiamo alcun titolo a dare consigli a Lamorgese che non solo è la ministra dell’interno ma che di ordine pubblico ne saprebbe più di ogni altro. Prefetto figlia di prefetto, teorica della “sicurezza partecipata” quando vegliava su Milano e per questo premiata dall’allora ministro Salvini per i suoi risultati (“In quella città diminuiti i reati dell’8,7%!”, disse) oggi si ritrova a dover far controllare i Green pass degli italiani anche da chi non ce l’ha: 40 mila dei suoi agenti non si sono vaccinati. È un bel problema, ma è niente se raffrontato a quello a cui deve far fronte il suo collega della Salute Speranza. Perché lui avrebbe – se le stime sono esatte – cinquemila sanitari di ogni ordine e grado nella straordinaria condizione di provvedere a debellare il virus essendo però essi stessi in sua balia.
Ed è già questo un problema di grado superiore. Alle complicazioni, e prima di Speranza, Lamorgese ha sempre risposto con nobile mitezza. Chiamata a spiegare l’astenia con la quale la polizia aveva assistito agli inizi di agosto all’esproprio in nome del rave e dell’immenso sballo seguito, illustrava agli onorevoli interroganti i paurosi effetti collaterali dell’uso della forza pubblica. Maggiori disordini, maggiori grattacapi, maggiori rischi per tutti. Meglio sopire, attendere, assecondare. Risposta pari pari illustrata questa settimana per convincere gli scettici che l’inoperosità di polizia e carabinieri davanti alle violenze dei fascisti di Forza nuova era frutto di una ingegnosa strategia ricca di valutazioni psicologiche. Un intervento per bloccare Castellino e soci avrebbe certamente provocato reazioni violente. Quindi le forze dell’ordine si sono fatte apposta deboli e hanno atteso che – a devastazione della Cgil avvenuta – i violenti uscissero dal palazzo per mandarli in cella.
Lamorgese, già da tempo nel mirino della Lega, è dunque entrata ufficialmente nel cono d’ombra. È donna di ferro o di latta, ci si chiede ora? Non ci voleva quest’ultima complicazione dei tutori della legge che non
POTENZA-ROMA UN COMMISSARIO E DUE MINISTRI: DAL POTERE AI GRATTACAPI
rispettano la legge. Se è curioso il poliziotto irredentista e resistente al pari di quei manifestanti che deve tenere a bada, è davvero impossibile richiedere un sostituto con pistola e manganello al collocamento.
Figurarsi i grattacapi per il collega Roberto Speranza. Chi sostituirà gli oltre 800 medici sospesi per aver rifiutato il vaccino? E chi mandiamo in ospedale a sostituire i sanitari, gli ausiliari e l’altro personale che rifiuta la puntura? E soprattutto chi, se non quei medici di medicina territoriale in fuga, dovrebbe convincere i confusi, i dubbiosi, a vaccinarsi? Per Speranza il silenzio è d’oro, al ministero tutti zitti e mosca.
A far di conto sui vaccini è invece Francesco Paolo Figliuolo, generale e primo vaccinatore d'italia. Figliuolo è alle prese con i numeri che qualche volta si ostinano a mettere in dubbio le sue matematiche certezze.
Di qualche ora fa l’ultimo comunicato nel quale spiega che si è avuto nelle ultime settimane un incredibile aumento dei vaccinati, addirittura + 46 per cento sul “trend atteso”. Il trend atteso è purtroppo sconosciuto nella sua nuda cifra mentre però sono confermati, e ormai da due mesi, gli oltre tre milioni di lavoratori attivi (tra i 30 e i 59 anni) che rifiutano la puntura. Tre erano e tre restano malgrado le continue impennate verso l’immunità di gregge.
Che a marzo, secondo gli studiosi, si attestava al settanta per cento della popolazione. Ad agosto saliva all’80 e oggi che siamo di ben cinque punti (calcolando anche le prime dosi) sopra quella linea gotica si dice invece il novanta. Arriviamo al novanta per cento e saremo al traguardo, spiega Figliuolo e con lui Speranza.
E invece no, invece pare che la Gran Bretagna che tra vaccinati e infettati ha raggiunto e oltrepassato quella cifra monstre , nella sola giornata di ieri ha contato 45 mila nuovi contagi, moltissimi dei quali al secondo check col virus. È un bel problema e il cono d’ombra rischia di allungarsi sul trio lucano.