Il Fatto Quotidiano

LE GAG DI DAVE CHAPPELLE, IL NUDO DI CAITLYN JENNER E LE PERSONE TRANSGENDE­R

- DANIELE LUTTAZZI

L’ultimo show Netflix di Dave Chappelle, The Closer, ha suscitato le proteste della comunità LGBTQIA+ e delle associazio­ni per i diritti civili a causa delle sue gag transfobic­he e omofobiche. Era già successo dopo ciascuno dei cinque special precedenti, per lo stesso motivo. Stiamo dunque passando in rassegna quelle gag. Poi ci dedicherem­o all’esegesi. La cosa ci interessa da vicino: guardate le destre al Senato che esultano per la bocciatura del Ddl Zan: bit.ly/3mjnnfq.

CHAPPELLE: “Non so perché, o come, siano diventati tutti così sensibili. Sapete chi mi odia di più? La comunità transgende­r. Questi figli di puttana sono davvero arrabbiati per l’ultimo speciale di Netflix. Non so cosa fare al riguardo perché mi piacciono. Da sempre. Mai avuto problemi con loro. Sto solo cazzeggian­do. Penso di prendere in giro tutti. Come gruppo di persone, devono ammettere che... Non ho mai visto nessuno, in una situazione così esilarante, non avere il senso dell'umorismo. Sono nati con la sensazione di essere qualcosa di diverso da come sono nati, e questo è piuttosto divertente. Voglio dire, è divertente se non sta succedendo a te... Nemmeno io li capisco, ma so che prendono sul serio quello che dicono. Si tagliano via i cazzi. Non mi servono altre prove”.

“Avevo letto sul giornale che Caitlyn Jenner stava pensando di posare nuda in un prossimo numero di Sports Illustrate­d. E so che non è politicame­nte corretto dire queste cose, quindi ho pensato: ‘Fanculo, lo dirò io per tutti gli altri: bleah.’ A volte voglio solo leggere delle statistich­e. Non capisco perché stipare una passera maschile in mezzo alle pagine sportive. Pensavo solo che quello non fosse il posto adatto. Ma non stavo dicendo che Caitlyn Jenner è una cattiva persona. Non sono arrabbiato con lei. Non sono nemmeno arrabbiato con Sports Illustrate­d. Se sono arrabbiato con qualcuno, forse sono solo arrabbiato con me stesso. Perché in fondo so di non essere abbastanza forte per non guardare quelle foto. E non credo di essere pronto a vedere cosa sta cercando di mostrare. Quindi Caitlyn, cazzo, se vai avanti con questa cosa, stronza, è meglio che ti impegni o vai a casa. Voglio che tu vada fino in fondo. Stile Hustler. Sa cosa significa stile Hustler, signorina? Significa allargare le labbra. Spero che allarghi le labbra e dentro ci sia un piccolo cazzo. Lo spettacolo è dietro le quinte”.

“Non ho problemi con le persone transgende­r. Il mio problema è il discorso sulle persone transgende­r. Sento che queste cose non dovrebbero essere discusse davanti ai neri. È offensivo, tutto questo parlare di come queste persone si sentono dentro. Da quando all’america frega un cazzo di come si sente dentro qualcuno di noi? E non riesco a togliermi di dosso il terribile sospetto che l’unico motivo per cui tutti parlano delle trans è perché degli uomini bianchi vogliono esserlo. Ecco, l’ho detto. Se fossero solo le donne a sentirsi in quel modo, oppure se i neri e i messicani dicessero: ‘Ehi, ci sentiamo ragazze dentro’, gli direbbero: ‘Stai zitto, negro. Nessuno ti ha chiesto come ti senti. Forza ragazzi, abbiamo delle fragole da raccoglier­e’. Puzza di privilegio bianco. Vi siete mai chiesti perché per Bruce Jenner è stato più facile cambiare sesso di quanto non sia stato per Cassius Clay cambiare il suo nome?”.

“Quindi se sono sul palco e dico una battuta che ti fa venir voglia di picchiare una trans, allora probabilme­nte sei un pezzo di merda e non venire più a vedermi”. (4. Continua)

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