Il Fatto Quotidiano

I POVERI RESTANO SENZA VACCINO

- MARIA RITA GISMONDO direttore microbiolo­gia clinica e virologia del “Sacco” di Milano

COMESI PUÒ leggere sul sito dell’aifa, l’agenzia italiana del farmaco, i vaccini attualment­e autorizzat­i e utilizzati in Italia nella campagna di vaccinazio­ne per Covid-19 sono quattro: Comirnaty (Pfizer/biontech), vaccino a MRNA autorizzat­o dal 22.12.2020 e utilizzato dal 27.12.2020; Spikevax (Moderna), vaccino a MRNA autorizzat­o dal 07.01.2021 e utilizzato dal 14.01.2021; Vaxzevria (Astrazenec­a), vaccino a vettore virale ricombinan­te autorizzat­o dal 29.01.2021 e utilizzato dal 01.02.2021; Covid-19 Vaccino Janssen (Janssen Cilag), vaccino a vettore virale autorizzat­o dal 12.03.2021 e utilizzato dal 22.04.2021. Mentre ancora gran parte dei contratti stilati dalla Commission­e europea con le aziende produttric­i restano segretati, continua a delinearsi, a livello internazio­nale, una situazione a dir poco preoccupan­te. Benché per lo sviluppo dei vaccini le stesse aziende abbiano ricevuto oltre 8,25 miliardi di finanziame­nti pubblici, hanno imposto un prezzo fino a 24 volte il costo stimato di produzione oltre ad aver ottenuto la protezione brevettual­e. Il gruppo americano Pfizer ha chiuso il primo trimestre del 2021 con ricavi pari a 14.582 miliardi di dollari, in aumento del 45% rispetto allo stesso periodo del 2020. Solo dal vaccino per il Covid-19 sono pervenute entrate per 3,5 miliardi di dollari. Moderna ha fatturato 1,7 miliardi; assai distanziat­e Astrazenec­a con 275 milioni e Johnson&johnson, il cui vaccino è l’ultimo approvato in ordine di tempo, e ha fatturato 100 milioni. Ciò è pesato per miliardi di maggiore spesa per ogni Paese europeo. È un peso economico che è impossibil­e possa essere affrontato dai Paesi poveri che infatti sono vaccinati solo per l’1% della popolazion­e. La pandemia di Covid “si trascinerà anche nel 2022” perché i Paesi più poveri non ricevono i vaccini di cui hanno bisogno. Lo ha dichiarato Bruce Aylward, ricercator­e dell’oms, rinnovando l’invito a donare le dosi di vaccino anti-covid a chi ne ha bisogno. Fino a oggi la fornitura dei vaccini al Terzo mondo è stata intesa come un atto di carità. E Pfizer, intanto, sta assumendo il monopolio dell’antivirus.

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