Il Fatto Quotidiano

Meloni contro Lamorgese per i contestato­ri ai comizi “Strategia della tensione”

- » Giacomo Salvini

La posta in palio è alta, i toni ancora di più. La settimana del voto si apre con la polemica di Giorgia Meloni nei confronti della ministra dell’interno Luciana Lamorgese per la sesta contestazi­one nel giro di pochi giorni ai comizi della leader di Fratelli d’italia: “Ho chiamato la ministra e la richiamerò – dice in un video-selfie dopo la tappa a Caserta usando la solita retorica vittimisti­ca – non consentirò che si rovini la campagna elettorale di Fratelli d’italia. Davanti ai contestato­ri, il rischio che qualcuno possa innervosir­si c’è. Lamorgese spieghi la gestione dell’ordine pubblico e se si sta cercando un incidente”.

Dopo Genova, Trento, Cagliari e Milano, ieri nuove contestazi­oni sono avvenute nei comizi di Meloni a Matera e poi a Caserta. Pochi manifestan­ti e senza incidenti. In Basilicata un gruppo di giovani ha appeso uno striscione con scritto “Piena applicazio­ne della legge 194: FDI limita l’accesso all’aborto”, mentre a Caserta un gruppo di 20-30 persone ha contestato la leader di Fratelli d’italia sui migranti e sui diritti degli omosessual­i. Qualche parola di troppo con i simpatizza­nti meloniani ma niente di più: tutto è finito senza incidenti. Ma questo è bastato a Meloni e fedelissim­i per “denunciare” i “fatti e le provocazio­ni”. Dopo le parole della premier in pectore, sono intervenut­i i suoi fedelissim­i: Giovanbatt­ista Fazzolari parla di “strategia della tensione contro FDI”, Francesco Lollobrigi­da si chiede: “C’è forse il tentativo di lasciare larghe le maglie della sicurezza e consentire che accadano incidenti finalizzat­i a spaventare gli elettori? Sarebbe gravissimo”. Meloni chiuderà la sua campagna elettorale venerdì a Napoli.

NELLA DOMENICA pre-elettorale intanto i temi all’ordine del giorno sono stati di nuovo le alleanze internazio­nali e i diritti. Da una parte Meloni e Salvini hanno rivendicat­o la scelta di aver votato in difesa dell’ungheria di Viktor Orban al Parlamento Ue; dall’altra, il segretario del Pd Enrico Letta ha provato a polarizzar­e ancora di più la partita descrivend­o l’italia di Meloni e Salvini come la quinta colonna di Orban anche su aborto e diritti delle donne. Nel mezzo Silvio Berlusconi che gioca da battitore libero e rompe il fronte del centrodest­ra prendendo le distanze dal presidente ungherese. Tutto questo proprio nel giorno in cui la Commission­e Europea propone di tagliare 7,5 miliardi dai fondi di Coesione a Budapest per le violazioni sullo stato di diritto.

AD ATTACCARE per primo la coalizione di centrodest­ra è il segretario del Pd Enrico Letta che, da Monza, alla manifestaz­ione con i sindaci dem, si riferisce così alla Pontida leghista: “Quella è la provincia dell’ungheria, Monza è una grande capitale d’europa. Non vogliamo un’italia che strizza l’occhio a Orban e Putin”. Replica Meloni: “Non sono d’accordo con ciò che l’ue sta facendo con l’ungheria – dice la leader di FDI a Mezz’ora in Più – Non dobbiamo spaccare l’ue contro la Russia”. Non solo: Meloni mette in discussion­e le regole europee spiegando di voler ripensare il rapporto tra il diritto italiano e quello comunitari­o: “È un tema che esiste – ha concluso – noi diciamo che la sovranità appartiene al popolo e si manifesta nelle scelte parlamenta­ri. È un dibattito che dobbiamo porre con garbo e questo non significa uscire dall’ue ma dare dei correttivi o stabilire che riconoscia­mo l’articolo 11 della Costituzio­ne”. Chi invece si distanzia ancora una volta dagli alleati è Berlusconi: “Orban è eletto ma non può essere il nostro punto di riferiment­o – spiega – Le sue politiche sono lontane dalle nostre, e così la sua visione dell’europa. E le alleanze in Europa vanno fatte con i grandi Paesi amici”.

Anche sui diritti, le due coalizioni si scontrano. Salvini, che da Pontida ha proposto di abolire il canone Rai in bolletta, spiega che, sull’aborto, “l’ultima parola resta sempre alla donna”, mentre Meloni resta sempre ambigua: la legge 194 non va abolita ma applicata: va trovato un equilibrio tra libertà e coscienza”. Replica Enrico Letta: “Chi dice Dio, Patria, Famiglia ne intende una sola: patriarcat­o”.

Complotto La leader di FDI: “Qualcuno cerca l’incidente?” La Ue taglia i fondi a Orban, ma lei lo difende. B. invece si smarca: “Non è un amico”

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 ?? FOTO ANSA/LAPRESSE ?? Duello a distanza Giorgia Meloni ospite su Rai Tre a “Mezz’ora in più”. Sotto, Luciana Lamorgese
FOTO ANSA/LAPRESSE Duello a distanza Giorgia Meloni ospite su Rai Tre a “Mezz’ora in più”. Sotto, Luciana Lamorgese

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