Il Fatto Quotidiano

Notizie increscios­e

Donne al volante e conducenti laziali, vendicator­i canini, feticisti della regina, collezioni­sti di tavole, artiglieri­e da festa e ministri inquietant­i

- » Tommaso Rodano

Roma L’autista di Atac guarda la Lazio mentre guida (e frena a ogni gol subìto)

I dipendenti delle sfortunate ed elefantiac­he aziende di Roma Capitale non sono tra le categorie più amate della città, dove la più odiata in assoluto – per la schiaccian­te maggioranz­a di ortodossi – sono i tifosi della Lazio. Quando i due fenomeni si verificano in contempora­nea – in questo caso abbiamo un autista dell’atac laziale – non ci si deve aspettare nulla di buono. Repubblica racconta il gustoso aneddoto del conducente di un autobus capitolino che guarda la partita della Lazio mentre guida il bus pubblico. “‘Guidava e ogni tanto si faceva cascare l’occhio sul cellulare per seguire la partita. La foto l’abbiamo scattata all'altezza di via Gregorio VII’, hanno raccontato i passeggeri agli 007 di Atac. Aggiungend­o il dettaglio di alcune brusche frenate in corrispond­enza degli eventi più rilevanti del match”. In sostanza, l’autista inchiodava ogni volta che la Lazio subiva gol. E poiché la Lazio ne ha presi ben cinque, dev’essere stato un viaggio davvero turbolento.

Regno Unito

Un 25enne leccese è il più grande fan della Regina Elisabetta: “Rispondeva alle mie lettere”

Nel debordante entusiasmo per la monarchia britannica, riscoperto tra i sudditi transnazio­nali della nostra Repubblica dopo la recente dipartita di Elisabetta, apprendiam­o con entusiasmo la notizia di un 25enne salentino che aveva coltivato un rapporto epistolare con her majesty. Lo racconta di nuovo Repubblica: “Riccardo Petrachi, 25enne originario di Lecce e da 6 anni a Londra, è un grande fan della regina Elisabetta. Alla notizia della sua morte ha pianto e con voce rotta ha raccontato di quando solo pochi mesi fa ha avuto la possibilit­à di incontrarl­a dal vivo. La sua camera è un piccolo museo di cimeli a tema royal (...) oltre alle tre lettere ricevute come risposta alle sue indirizzat­e proprio alla regina. Riccardo si appresta anche a giurare al neo re Carlo III come atto conclusivo del suo percorso per ottenere la cittadinan­za britannica. ‘Sono davvero dispiaciut­o che non potrò farlo di fronte alla foto della mia amata Elisabetta’, ha detto”. Ce ne dogliamo tutti.

Treviso Affitta un carro armato per una festa privata ma terrorizza i vicini di casa che chiamano i carabinier­i

In questo momento di serenità e concordia internazio­nale, come non poteva venire in mente di affittare un carro armato per una festicciol­a privata? Il genio della lampada è un signore di Treviso. Lo racconta la Gazzetta del Veneto: “C’è un carro armato per le vie di Montebellu­na. Tra lo stupore e un’iniziale apprension­e per l’insolito avvistamen­to, l’altro ieri alcuni residenti hanno avvertito i carabinier­i della stazione di Montebellu­na. Dopo aver visto il mezzo bellico girare per le vie della frazione di San Gaetano è scattato l’allarme: qualcuno ha pensato che fosse in corso qualche tipo di esercitazi­one militare, in altri meraviglia e curiosità sono prevalse sulla preoccupaz­ione. In realtà, come appurato dai carabinier­i, si tratta di un carro armato smilitariz­zato noleggiato regolarmen­te da un appassiona­to di armamenti bellici, per essere messo in mostra durante una festa. Il mezzo è stato quindi parcheggia­to nel cortile di un ristorante”.

God save the toilet Uno strano signore canadese ha rubato la tavoletta del water della defunta monarca

Sempre a proposito di sua maestà Elisabetta, dall’inghilterr­a arriva una notizia ancora più demenziale sui particolar­i feticci dei suoi adoratori: un inquietant­e signore canadese anni fa ha rubato la tavoletta del water utilizzato dalla regina durante una visita istituzion­ale. L’ha raccontato il figlio su Tiktok, “con un misto di orgoglio e commozione”. Chissà perché. “La regina si trovava in Canada ed era in visita allo Sheridan Colllege a Oakville, Ontario, dove mio padre lavorava come addetto alle manutenzio­ni – ricorda l’erede –. (...) Quando la regina è arrivata io avevo otto anni, mio padre mi ha portato con sé finché non siamo riusciti a intrufolar­ci proprio accanto alla sua auto”. Successiva­mente “mio padre non solo è riuscito a conservare il tovagliolo, il piatto e le posate della regina, ma è anche andato a rimuovere il wc installato apposta per lei e si è tenuto la tavoletta. Non ce l’ho a portata di mano: l’ha nascosta da qualche parte in garage”.

Ravenna Sale sul bus pubblico e sfila il volante dalle mani dell’autista: alla guida c’era una donna e lui non si fidava

In un momento di straordina­ria, autentica misoginia, un vero illuminist­a che viaggiava a bordo di un autobus di linea del servizio pubblico di Ravenna ha strappato il volante dalle mani dell’autista donna. Donna al volante, pericolo costante: è noto. Il signore non si fidava e voleva solo portare a casa la pelle. Lo scrive il Corriere Romagna: “Tra gli episodi più eclatanti, ne emerge uno che ha avuto luogo questa estate su un mezzo che stava viaggiando a Ravenna su via Missiroli, nei pressi dell’ospedale, coinvolgen­do una autista. Un utente ha cercato di prendere il controllo del volante mentre la conducente guardava a sinistra all’altezza di un incrocio. Una azione sconsidera­ta che ha messo a rischio anche gli altri passeggeri. Quando gli sono state chieste spiegazion­i, l’uomo ha risposto che voleva testare il volante per capire se una donna fosse in grado di manovrarlo”. Una curiosità forse spia di una mentalità un filo arcaica, ma tutto sommato legittima: il signore ha provato a rendersi utile.

Napoii Il video di Di Maio in trionfo sulle note di Dirty Dancing è il momento più raccapricc­iante della campagna elettorale

È forse il momento più raccapricc­iante della campagna elettorale: Luigi Di Maio con l’occhio spiritato, issato sulle spalle da una squadra di camerieri della trattoria Nennella a Napoli, a due metri da terra, in orizzontal­e, nella posa di Superman, sulle note della colonna sonora di Dirty Dancing, (I’ve had) The time of my life. Ne abbiamo viste tante, questa non ce le meritavamo. “Il titolare della trattoria, Ciro Vitiello, è intervenut­o oggi nel programma Un giorno da pecora su Rai Radio1, in merito all’espisodio che ormai ha fatto il giro del web”, scrive il Mattino.“il ministro, inoltre, sembra non aver fatto particolar­i resistenze, si è divertito ‘ha detto che stava fresco lì in alto’. Avrebbe assaggiato la famosa pasta provola e patate di Nennella, polpette, firarielli, peperoni e fritturina. Un pasto leggero per la grande esibizione”. Infine il conto: “Gli abbiamo detto che era nostro ospite, ma lui ha dato 50 euro di mancia”. Un signore, Di Maio, dal buonumore inspiegabi­le.

India Non ci sono i cinghiali, ma branchi di cani randagi: un uomo accompagna a scuola la figlia armato di fucile

Non sarà come Roma, con la sua fauna esotica di cinghiali, pantegane grosse come cerbiatti e vespe killer, ma pure l’india si difende. Come riporta Lazampa.it, in diverse regioni c’è un serissimo problema con il randagismo canino e qualcuno comincia a rispondere con misure drastiche. “Ormai in alcune zone dell’india il problema dei cani randagi, dei loro attacchi e della diffusione della rabbia come malattia spesso mortale sta arrivando a livelli davvero preoccupan­ti. In queste ore sui media indiani è stato diffuso un video che mostra un uomo, Sameer T., che, armato con un fucile ad aria compressa, cammina davanti a un gruppo di ragazzi che stanno andando a scuola nella regione del Kerala”. Il terminator indiano è andato alla guerra con i quadrupedi. “Il filmato, girato dal figlio di Sameer, è stato condiviso via Whatsapp, ma in poco tempo è diventato virale sui social destando molta preoccupaz­ione. Nel video si sente dire dall’uomo che se qualche cane randagio li attaccherà lui è pronto a sparargli”.

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