Il Fatto Quotidiano

Valditara entra nel Merito: “Comunismo uguale morte”

- » Stefano Caselli

Il ministro dell’istruzione, nel governo Meloni, come sappiamo, è anche ministro del Merito. E il professor Giuseppe Valditara, nel merito, ci è entrato eccome. A modo suo però. E scegliendo una diversa accezione del termine. Come primo atto ufficiale, infatti, Valditara ha voluto scrivere una letterina a tutti gli studenti della scuola italiana per invitarli alla celebrazio­ne del “Giorno della libertà”. Trattasi della celebrazio­ne dell’anniversar­io della caduta del Muro di Berlino nel 1989 (“istituita con legge 15 aprile 2005, n. 61”), data – va da sé – simbolica e fondamenta­le per la storia contempora­nea, che tuttavia Valditara sembra voler sfruttare per una lezione dalle non troppo nascoste venature ideologich­e che a molti è apparsa quanto meno inusuale: “La caduta del Muro – spiega Valditara agli studenti –, se pure non segna la fine del comunismo, al quale continua a richiamars­i oggi, fra gli altri paesi, la Repubblica popolare cinese, ne dimostra tuttavia l’esito drammatica­mente fallimenta­re (...). Il comunismo è stato (...) il sogno di una rivoluzion­e radicale che sradichi l’umanità ai suoi limiti storici e la proietti verso un futuro di eguaglianz­a, libertà, felicità assolute e perfette (...). Ma là dove prevale si converte inevitabil­mente in un incubo altrettant­o grande: la sua realizzazi­one concreta comporta ovunque annientame­nto delle libertà individual­i, persecuzio­ni, povertà, morte (...). Il crollo del Muro di Berlino segna il fallimento definitivo dell’utopia rivoluzion­aria e non può che essere, allora, la festa della nostra liberaldem­ocrazia. (...) Su tutto questo vi invito a riflettere e discutere”.

A PARTE l’indicazion­e del 9 novembre 1989 come “fine della Guerra fredda” (ci pareva di aver capito che il merito fosse di Berlusconi a Pratica di Mare nel 2002), nulla da eccepire sui mali del socialismo reale, tuttavia un accenno al fatto che la storia dei comunisti italiani (come quella dei socialisti, degli azionisti e di molti cattolici) sia stata di tutt’altro segno non avrebbe guastato, ma al ministro non sembra interessar­e affatto. Oltretutto, per sua sfortuna, il 9 novembre è anche l’anniversar­io della Notte dei cristalli del 1938, celebrato dall’onu con la “Giornata mondiale contro il fascismo e l’antisemiti­smo”, come ricorda il presidente dell’anpi, Gianfranco Pagliarulo. Ma il ministro, che ha raccolto molte critiche da sinistra, ha incassato il plauso convinto di Jacopo Coghe, portavoce Pro Vita & Famiglia Onlus, che attualizza a modo suo la celebrazio­ne: “Bene il messaggio. Oggi esiste una nuova ideologia totalitari­a che attacca la libertà educativa delle famiglie italiane dentro le scuole, ed è l’ideologia gender promossa dal movimento Lgbtq. Ogni giorno nelle scuole italiane vengono promossi corsi, progetti e attività che propongono a bambini e ragazzi teorie assurde e antiscient­ifiche su una identità di genere fluida e indipenden­te dal sesso biologico maschile e femminile. Chiediamo al ministro Valditara di intervenir­e per difendere la libertà educativa dei genitori contro questa colonizzaz­ione ideologica”.

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