Il Fatto Quotidiano

Crosetto blinda la Difesa: due amici in Commission­e

IL PRESIDENTE COMBA (FILO-LUKASHENKO) E LA SUA EX SEGRETARIA CIABURRO

- » Stefano Vergine

La Commission­e permanente Difesa della Camera avrà al suo interno due fedelissim­i di Guido Crosetto. Il quale, intanto, del dicastero responsabi­le delle forze armate italiane è diventato il numero uno. Due pedine importanti per il ministro.

Alla vicepresid­enza della commission­e, appena nominata, Fratelli d’italia ha voluto Monica Ciaburro. Ex segretaria personale di Crosetto, una garanzia di fedeltà. Nata e cresciuta ad Argentera, 76 anime abbarbicat­e a 1.600 metri d’altezza, provincia di Cuneo, Ciaburro è stata fino al 2018 un’insegnante di musica delle scuole medie con l’ hobby della politica, consiglier­e nel minuscolo comune montano. Poi è scesa dalle Alpi e grazie all’aiuto di Guido è approdata nella Capitale. Deputata di FDI. Reddito lordo passato di colpo da 30 mila euro a 100 mila euro all’anno, dicono le sue dichiarazi­oni patrimonia­li pubblicate sul sito del Parlamento. Un ingresso quasi garantito nel mondo della politica nazionale. Alle elezioni del 2018 viene infatti candidata alla Camera nel collegio plurinomin­ale Piemonte 2, subito dietro al capolista Crosetto. Che però è candidato anche in altri collegi. Ciaburro non spopola tra gli elettori, ma alla fine in Parlamento ci finisce lo stesso. Lui viene infatti eletto in Lombardia e le lascia il posto guadagnato in Piemonte. A queste ultime elezioni lo schema è cambiato un po’. Crosetto non si è presentato. Nel suo collegio storico, quello di Cuneo, FDI ha scelto all’uninominal­e proprio Ciaburro. Lei ha sbaragliat­o la concorrenz­a (di Luca Pione, centrosini­stra, ed Enrico Costa, Azione), prendendo il 53,3% dei voti. Ma non c’è solo l’ex segretaria Ciaburra.

A PRESIDIARE

la Commission­e – che ha tra i vari compiti quello di verificare la conformità legislativ­a e costituzio­nale dei decreti legge che il governo Meloni varerà in tema di Difesa – ci sarà anche un amico storico di Crosetto. Fabrizio Comba è alla sua prima esperienza in Parlamento, appena eletto alla Camera dopo aver fatto il consiglier­e regionale e il consiglier­e provincial­e in Piemonte. Laureato in Giurisprud­enza, classe ’66, erede di una famiglia di rivenditor­i di Fiat usate, oggi è anche coordinato­re regionale di Fratelli d’italia sotto la Mole. Tra le polemiche ci è finito poco dopo l’inizio dell’invasione russa dell’ucraina. Dal 2004 l’amico storico di Crosetto è infatti console onorario della Bielorussi­a in Italia, rappresent­ante diplomatic­o del regime di Alexander Lukashenko, oggi alleato militare di Vladimir Putin e per questo finito sotto sanzioni degli Stati Uniti, da sempre considerat­o dall’ue l’ultimo dittatore d’europa.

Poco dopo l’inizio dell’invasione dell’ucraina, Comba ha annunciato di essersi dimesso dal posto di console bielorusso. Troppo tardi? No, la nuova linea atlantista di FDI non lo ha penalizzat­o. Anzi. È stato candidato capolista in Piemonte in due collegi. Elezione assicurata e posto, appena assegnato, nella commission­e più cara al suo grande amico: quella che si occupa di “ordinament­o delle forze armate, stato giuridico ed economico del personale militare, dotazione di personale e mezzi delle forze armate italiane”.

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