Solare&c. fermi, Fratin raddoppia i commissari
Potrebbero arrivare a breve 30 nuovi commissari per la commissione Pniec-pnrr, che da gennaio è al lavoro per approvare i progetti per raggiungere gli obiettivi sull’energia rinnovabile. Il neo ministro dell’ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha chiesto formalmente alla presidenza del Consiglio e al ministero dell’economia e delle Finanze di aggiungere altri 30 membri a quelli già al lavoro (sono 30 sui 40 previsti dalla legge).
In più si prevede di far scavalcare sei membri con più di due anni di esperienza – e pare proprio in virtù di questa esperienza – dalla commissione Via tradizionale alla Pniec-pnrr, altra modifica per cui serve una norma di legge. La richiesta è di inserire la misura nel primo provvedimento utile.
DI FATTO non ci dovrebbe essere un aggravio sulla spesa pubblica perché la Via (la Valutazione di Impatto Ambientale per i progetti), è in sintesi pagata dalle stesse aziende che la richiedono col versamento dell’apposita tariffa e le domande in arrivo al ministero sono in costante aumento. Inoltre, negli ultimi mesi si è finalmente riusciti a dirottare sulla commissione tutti i fondi generati dal pagamento di queste tariffe dopo che, per lungo tempo ne è arrivata solo una parte. Ora si dovrebbe riuscire anche a rimborsare ai commissari le spese delle missioni o dell’attrezzatura finora, a volte, anticipati dai commissari stessi.
Adesso l’obiettivo è riuscire a recuperare e accelerare sul raggiungimento dei traguardi previsti dal Pniec e che tanto il Pnrr che la crisi energetica hanno reso improrogabili senza contare che la Commissione si esprime pure su progetti infrastrutturali più complessi e legati alla viabilità (ad esempio nel settore ferroviario). Quest’anno, secondo quanto dichiarato ieri dal suo presidente, Massimiliano Atelli (ora diventato anche capo di Gabinetto del ministero dello Sport) durante un convegno dell’anev a Rimini, riuscirà ad approvare 7 gigawatt in nove mesi, contando pure i due mesi di stop estivi dovuti a un attacco hacker ai sistemi del ministero della Transizione ecologica (colpo che non ha permesso di accedere alla documentazione: per la sua mole, le pratiche non possono essere stampate).
Si tratta di una quota che sarebbe in linea con l’obiettivo del solo Pniec, che però
ENERGIA E PNRR ALTRI 30 MEMBRI IN COMMISSIONE: OBIETTIVO 7GW
LE AUTORIZZAZIONI
dovranno infatti ora avere il via libera anche del ministero della Cultura o, in caso di opposizione, di Palazzo Chigi, che ha da poco il potere di dirimere le controversie sul tema. È difficile che entro fine anno si possa raggiungere il traguardo, ma con il raddoppio della commissione si spera di arrivare in quattro anni a rilasciare la via per 80 gigawatt totali.
Si vedrà.