Il Fatto Quotidiano

Il governo piccona il Superbonus Contanti, il tetto sale a 5mila euro

Decreto in Cdm Taglio al 90% dell’agevolazio­ne. Rivolta di M5S e Pd, pure FI critica: “È retroattiv­o” Zaia&c. contro le trivelle

- Patrizia De Rubertis

Èpiù di una continuità quella del governo di Giorgia Meloni con il suo predecesso­re Mario Draghi. Nel decreto Aiuti quater da 9,1 miliardi, approvato ieri sera durante un Consiglio dei ministri incerto fino alla fine, il governo ha prorogato fino al 31 dicembre una serie di misure contro il caro energia previste dai decreti precedenti (crediti di imposta a favore delle imprese, taglio delle accise sui carburanti fino al 31 dicembre e rateizzazi­one in 48 rate delle bollette per le imprese). Ma soprattutt­o ha iniziato ad archiviare il Superbonus 110% dopo le accuse sui costi esorbitant­i arrivate ieri dal ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti. Insomma, da questo punto di vista, si vuol finire il lavoro avviato da Draghi, assai critico con la misura. Una

decisione presa dalla stessa premier per dirottare i risparmi sulla manovra, nonostante abbia messo anche in crisi la sua stessa maggioranz­a facendo slittare il Cdm di diverse ore. “È assolutame­nte sbagliato mettere mano a una misura così delicata e sentita, senza neanche svolgere una riunione di confronto” e “stupisce che non sia stata affrontata anche la questione dello sblocco dei crediti”, fanno filtrare da Forza Italia nel pomeriggio. A stretto giro arriva la replica di FDI: “Vedremo in Cdm, dove Forza Italia è ben rappresent­ata”. Lo scontro si sposta alla Camera dove era in discussion­e il dl Aiuti ter con Pd e M5S sulle barricate per lo smantellam­ento del Superbonus. E battaglia l’hanno annunciata anche i sindacati delle costruzion­i Fenealuil, Filca Cisl e Fillea Cgil che denunciano “il colpo di mano sugli incentivi senza un confronto preventivo e senza garantire un periodo transitori­o per permettere a imprese e lavoratori di riorganizz­arsi”.

IL DECRETO prevede che da gennaio, e non più dal 31 dicembre 2023, la percentual­e di sconto passi dal 110% al 90%. L’agevolazio­ne massima è confermata per gli immobili unifamilia­ri, ma con un un limite di reddito a 15 mila euro lordi (cioè 1.200 netti), variabile in base a una sorta di quoziente familiare. Per tre mesi (fino al 31 marzo) è invece prorogato al 110% lo sconto per le villette a condizione che al 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessiv­o. La formulazio­ne, però, è vaga e il taglio al 90% di fatto rischia di essere retroattiv­o andando a colpire contratti già siglati anche se i cantieri saranno aperti a inizio 2023. “Non può essere retroattiv­o, ci sono impegni con le imprese da mantenere”, attacca il capogruppo di Fi alla Camera, Alessandro Cattaneo, che annuncia modifiche in Parlamento. Resta da risolvere la partita dei crediti bloccati con l’ulteriore stop di Poste che non accetta più nuove domande.

Il dl Aiuti quater diventa così il contenitor­e delle misure più controvers­e, anticipand­o la Manovra: arriva l’innalzamen­to da 2.000 a 5.000 euro del tetto al contante da gennaio. Passa, insomma, la linea della Lega. Altra misura fortemente in bilico, che ha portato a forti tensioni con la parte, per così dire, meno salviniana del Carroccio è lo Sblocca-trivelle che prevede “il rilascio di nuove concession­i tra le 9 e le 12 miglia“, in deroga al dl del 2006, misura che colpirà soprattutt­o l’alto Adriatico. Ieri è arrivato lo stop del governator­e del Veneto Luca Zaia che, appoggiato dal ministro degli Affari regio

Fronte leghista Salvini incassa la misura sul cash, ma Calderoli si schiera con il Veneto contro i nuovi pozzi

nali Roberto Calderoli, ha ribadito il suo no alle trivellazi­oni, che per il suo territorio sarebbero “un disastro colossale”, ricordando il Polesine.

Sempre sul fronte energetico, al Gestore dei servizi energetici (Gse) si concede più tempo per acquistare, stoccare e rivendere a prezzi calmierati il gas naturale per contribuir­e alla sicurezza degli approvvigi­onamenti. Sale, poi, da 600 a 3.000 euro la soglia dei premi esentasse che le imprese potranno concedere ai dipendenti come fringe benefit per pagare le bollette. Mentre viene rinviato di un anno, al 2024, la fine del mercato tutelato del gas, allineando così la scadenza a quella dell’elettricit­à.

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FOTO ANSA Crepe e scontri La premier Giorgia Meloni e il ministro del Mef, Giancarlo Giorgetti

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