L’addetta stampa: “Il Pd mi deve 9mila da 4 anni”
€
Da più di quattro anni la giornalista Alessandra Romano reclama dal Pd di Napoli il pagamento di 9.622 euro di fatture insolute per il suo lavoro di addetta stampa con partita Iva. Un anno di prestazioni professionali non retribuite, da agosto 2017 al luglio 2018, mese in cui ha deciso di lasciare l’incarico che ricopriva dal 2014, stufa di non vedere un euro. Da allora la vicenda si è ingarbugliata tra le carte bollate. Il Pd napoletano ha impugnato in extremis il decreto ingiuntivo del giudice che ordinava il pagamento delle fatture. Il successivo procedimento davanti a un altro magistrato si è concluso a marzo con la dichiarazione di incompetenza di quest’ultimo e la compensazione delle spese di giudizio: secondo il provvedimento, la giornalista avrebbe dovuto prima rivolgersi alla Camera di Commercio per la mediazione. “Una clausola contenuta nella lettera di incarico, che però io non avevo firmato”, sostiene Romano. A settembre il Pd di Napoli ha presentato appello per le spese legali, e l’altro ieri non si è presentato al tentativo di mediazione davanti alla Camera di Commercio. “Nel luglio 2019 fui convocata in segreteria provinciale, ero in cinta al nono mese – ricorda Romano - ne ricevetti solo solidarietà e l’impegno che della questione avrebbe dovuto occuparsi il segretario successivo. Ma nulla di più”. La giornalista aveva scritto una email al segretario Nicola Zingaretti. “Gli sottolineai che il suo partito doveva avere tra le priorità quella di tutelare i diritti dei lavoratori”. Nessuna risposta.