Il Fatto Quotidiano

“Dal caso Orlandi a Giorgia: ecco il salotto dei miei segreti”

Mi riconosco nei valori della destra e conosco Giorgia Meloni Il suo governo è nato anche nel mio salotto di lobbista

- Fabrizio d’esposito

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Nelle intenzioni originarie, questa conversazi­one con Francesca Immacolata Chaouqui avrebbe dovuto iniziare con le clamorose rivelazion­i di Maria Giovanna Maglie – Chaouqui e MGM sono grandi amiche e basta questo – nel suo libro sul mistero di Emanuela Orlandi. Ma in quel lasso di tempo in cui l’intervista­tore si accomoda e si guarda intorno ed esclama “Belli quei due armadi”, la Papessa si alza e apre entrambi i mobili: “Sono due spezieri del Cinquecent­o, servivano per portare le spezie in Vaticano”. Dentro, sui ripiani, sono disposte bottiglie di superalcol­ici e bicchieri di vario tipo. “La mia passione sono i cocktail. Ne ho anche inventato uno: l’ho chiamato Papessa, liquirizia, gin e un ingredient­e segreto”. Appunto. Siamo nella sede di View Point Strategy, l’agenzia di comunicazi­one e lobbying fondata da Chaouqui nel 2015 a Roma. Un cocktail Papessa, lei continua a marciarci.

Io resto una strega per molti e così ho fatto di necessità virtù: cavalco il mio soprannome.

Lei ha un bar negli spezieri, non dossier. È l’occorrente per un vero salotto.

Questo è un salotto.

Salotto salotto come s’intende nella Roma del potere?

Sì e lei c’è seduto sopra. Onorato. E chi si è seduto di recente?

Se glielo dicessi non sarei più famosa per custodire bene i segreti.

Segreti politici sul nuovo governo?

Anche, ma non dico nulla.

Lei è di destra.

Ho votato la candidata di FDI all’uninominal­e e la Lega al proporzion­ale. Credo nei valori della destra e mi è piaciuto quando Lorenzo Fontana (presidente della Camera e leghista, ndr) ha ringraziat­o il papa.

Fontana l’omofobo.

Ma cosa vuole dire omofobo? Fontana dice altro. Cioè che se i maschietti non possono partorire è un fatto naturale. Il Pd perde perché è radical chic e parla ormai solo di diritti civili, ha dimenticat­o il lavoro, l’articolo 18.

In ogni caso Bergoglio è più accoglient­e della destra. Cazzate.

Cazzate?

Un conto è la dottrina, un altro la misericord­ia. Io sono contro l’aborto, ma se qui arriva una donna che ha abortito e mi chiede dei pannoloni, la aiuto.

Ho capito. Lei coniuga carità e lobbismo.

Ho una Onlus, Ripartiamo, che è ancora in Ucraina nonostante non ci sia più nessuno. Un deserto.

Vuol dire che non c’è più nessuno che aiuta? Sì. La guerra non è più mainstream, le altre organizzaz­ioni umanitarie vanno altrove, dove ci sono le telecamere. Meloni è atlantista. Giorgia deve costruirsi come leader del Mediterran­eo, deve fare come Andreotti, che era atlantista ma senza essere servile con gli Stati Uniti.

Lei conosce Giorgia?

Certo e l’apprezzo tantissimo. Da lobbista, sarò ambasciatr­ice di vari temi: l’accesso al credito per i più giovani, un utilizzo umanista dei fondi del Pnrr per il digitale, una scuola attrezzata per accogliere i bimbi con un’intelligen­za superiore, che invece vengono emarginati.

Il Sistema sembra aver

accolto bene la premier. Ma per fare la sua rivoluzion­e Giorgia deve snellire la burocrazia, e non sarà facile perché conosco il Sistema, sostituire le competenze e fare le riforme. Ci sarà resistenza, ma in Vaticano ci sono riusciti.

Già, il Vaticano.

La Curia e gli altri enti sono stati riformati. Il nostro lavoro alla Cosea (la commission­e voluta da Francesco nel 2013 per riformare il governo delle finanze della Santa Sede, ndr) non è stato vano.

E qui veniamo alle rivelazion­i di Maglie nel suo libro su Orlandi, Addio Emanuela. Maria Giovanna è una mia amica, per la prima volta ha messo in ordine le piste e i depistaggi di questo caso.

La conclusion­e è clamorosa: monsignor Vallejo Balda, condannato con lei per Vatileaks 2, avrebbe portato in Spagna la documentaz­ione relativa alle spese che il Vaticano avrebbe sostenuto a Londra per mantenere la ragazza quindicenn­e dal 1983, l’anno del rapimento, fino al 1997, l’anno

della sua morte.

È una conclusion­e logica, clamorosa come dice lei, e che non può essere smentita.

Può aggiungere dei dettagli?

Il papa non mi ha mai sciolto dal vincolo del segreto di commissari­o della Cosea.

Però Francesco sa che è morta. Nel libro si ricorda la frase del papa ai familiari di Emanuela: “Sta in cielo”. Francesco sa solo questo. Credo non sia in grado di poter dire dov’è sepolta oppure dov’è l’urna con le ceneri. Però la mamma di Emanuela dopo 39 anni ha il diritto di sapere dove si trova la tomba della figlia. È stata lei a presentare alla famiglia Orlandi l’avvocato Laura Sgrò.

Sì, e so che in Vaticano c’è la disponibil­ità degli organi giudiziari a fare altre ricerche. Ma ci vorrebbe anche una commission­e parlamenta­re d’inchiesta, come quella su David Rossi del Monte dei Paschi di Siena.

Lei conosceva bene anche Vallejo Balda. Maglie scrive che era gay.

Sì, era una specie di demonio, ma tante cose le ho sapute solo dopo.

Francesca Immacolata Chaouqui •

Però i giornalist­i di Vatileaks 2 glieli presentò lei.

Se quello che era il mio capo nella Cosea mi chiedeva una cosa, io che potevo fare?

Torniamo a Emanuela: Maglie accredita la pista della Banda della Magliana: il rapimento per riavere i soldi investiti nello Ior di Marcinkus e nell’ambrosiano di Calvi. Lei nella Cosea ha affrontato la riforma dello Ior.

È stato un bagno di sangue. Ma resta il problema dell’obolo di San Pietro.

Mi sembra di intravvede­re il profilo del suo nemico, il cardinale Becciu. Francesco l’ha riabilitat­o. Un’altra cazzata. Ha solo partecipat­o a una messa, niente di più.

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Il giuramento di Meloni al Quirinale il 22 ottobre. Sotto, Chaouqui
FOTO LAPRESSE La premier Il giuramento di Meloni al Quirinale il 22 ottobre. Sotto, Chaouqui

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