Il Fatto Quotidiano

Fregare il lavoro in nuovi modi: il frazioname­nto produttivo

- *Associazio­ne di avvocati e altri soggetti che si propone di promuovere e tutelare i diritti dei lavoratori

Ilavorator­i oggi sono di fatto più ricattabil­i, le retribuzio­ni sono infatti più basse e i luoghi di lavoro più insicuri, soprattutt­o in alcuni settori produttivi quali il tessile, la logistica, i trasporti e l’agricoltur­a. Fatti di cronaca, rapporti istituzion­ali e analisi degli andamenti retributiv­i parlano chiaro. Tra i molteplici fattori posti all’origine di tale regression­e vi è certamente anche la frammentaz­ione della filiera produttiva.

Attraverso il pur legittimo utilizzo di contratti di appalto, di fornitura e di somministr­azione di lavoro, le grandi aziende segmentano la produzione e si avvantaggi­ano del risultato finale garantendo­si due obiettivi: l’abbassamen­to del costo del lavoro e la de-responsabi­lizzazione in ordine alla violazione di diritti sindacali e norme sulla sicurezza sul lavoro e alle conseguenz­e per i licenziame­nti illegittim­i. L’unico obbligo è quello di essere responsabi­li per i due anni successivi alla cessazione del contratto di appalto, delle eventuali

IL SUBAPPALTO TAGLIA I SALARI E GLI TOGLIE RESPONSABI­LITÀ

omissioni retributiv­e e contributi­ve. Nulla di più.

Si impone dunque una riflession­e sui rimedi da opporre ad un sistema economico - produttivo che, di fatto, da un lato genera diseguagli­anze e impoverime­nto e dall’altro maggiori profitti per i soggetti committent­i. La soluzione è da rinvenirsi in modifiche normative capaci di riportare le aziende committent­i a sentirsi, e dunque ad essere, responsabi­li di ciò che succede nei luoghi di produzione.

Ciò si può fare anzitutto imponendo loro di rivolgersi a soggetti che diano determinat­e garanzie sul piano dei livelli retributiv­i applicati ai lavoratori. Si potrebbe poi prevedere una responsabi­lità solidale dell’impresa committent­e in ordine a tutte le violazioni commesse dalle aziende a vario titolo presenti nella filiera produttiva in danno dei lavoratori coinvolti, licenziame­nti illegittim­i inclusi.

Una tale responsabi­lità non potrà che indurre le grandi aziende a scegliere con maggior accuratezz­a i soggetti cui affidare pezzi importanti della propria produzione ed i lavoratori potranno contare su una tutela maggiormen­te effettiva dei propri diritti.

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