“Meloni si è piegata all’austerità Colpevolizza chi non è madre”
Il suo primo discorso in Parlamento lo ha fatto proprio ieri. “Violenza è creare barriere insuperabili per costringere una donna a emigrare in un’altra regione per abortire, o colpevolizzarla, proponendo l’obbligo per legge di sepoltura dei feti”, ha ricordato ieri alla Camera Chiara Appendino, già sindaca di Torino per i Cinque Stelle.
Giorgia Meloni ha presentato la sua prima manovra economica, dove c’è anche l’assalto al Reddito di cittadinanza, seppure differito nel tempo. Che conseguenze politiche può causare?
Questa è una manovra priva di coraggio, in continuità con la linea del governo Draghi, che sul caro-bollette non dà risposte sufficienti a famiglie e imprese. Affronta con l’austerità una situazione che andrebbe fronteggiata con un approccio opposto, di carattere espansivo.
I soldi a disposizione sono pochi, è oggettivo.
Certo, e infatti il tema è l’atteggiamento con l’europa in una fase di crisi. Serve un fondo energetico europeo, come il M5S ripete da mesi. Meloni, che parlava di “pacchia finita” rispetto alla Ue, si è piegata alla logica dell’austerità. La leva del debito va usata con cautela, ma in un momento come questo lo Stato dovrebbe avere coraggio e fare uno scostamento di bilancio più corposo. La risposta invece è tagliare il
Reddito di cittadinanza, abbandonando a loro stesse da agosto centinaia di migliaia di persone, spesso sopra i 50 anni, quindi difficilmente ricollocabili.
Il governo rivendica ingenti fondi per promuovere e difendere la natalità. Non è positivo?
Hanno snaturato la norma opzione donna, legando la possibilità di andare in pensione prima a quanti figli si hanno. Più ne hai, prima potrai usufruirne. Questo governo spinge per la natalità penalizzando le donne che non hanno figli, colpevolizzando chi ha fatto una libera scelta o chi non ha potuto aver figli pur volendoli. È una vergogna.
Voi 5Stelle pensate a una manifestazione per difendere il Reddito, ma il Pd vi ha anticipato convocando una piazza contro la manovra per il 17 dicembre. Il M5S ci andrà?
Il punto è per cosa si scende in piazza. Noi vogliamo una manifestazione per sensibilizzare tutte le forze sociali e politiche, non un evento per celebrare una riforma del Movimento. Come per il corteo per la pace del novembre scorso, vogliamo una manifestazione aperta a tutte le anime progressiste.
Quella del Pd non potrà esserlo?
Sono scettica su una manifestazione se ha lo scopo di parlare solo all’interno di un partito o della politica. Dopodiché, come ha detto oggi Conte, noi immaginiamo un evento più ampio, aperto alla società civile.
Io ho il massimo rispetto per il congresso del Pd, e vedremo che progetto politico ne uscirà e se ci saranno le condizioni per tornare assieme. Però cos’è il Pd oggi? Vuole più armi o no? Vuole gli inceneritori o no? Vuole stare con Conte o con Renzi e Calenda? Noi un’identità chiara l’abbiamo.
Allearsi nel Lazio alle Regionali con i dem per voi è impossibile, mentre in Lombardia si potrebbe fare: sintesi giusta?
Di certo non possiamo trovare un’intesa con chi vuole costruire un inceneritore, quando quello di Roma è uno dei motivi per cui abbiamo tolto la fiducia al governo Draghi. In Lombardia, come altrove, non abbiamo nessuna preclusione. Però bisogna partire dai progetti, non dai nomi. Non ci interessano percorsi per ottenere potere.
Nel Parlamento europeo, il M5S si è astenuto su una risoluzione che definisce la Russia come sponsor del terrorismo. Non era il caso di mettere da parte i distinguo? Nicola Danti (Italia Viva) vi ha dato dei filo-putiniani.
Il Movimento è stato coerente dal primo giorno su questo tema. Ci siamo astenuti perché in quel documento non c’è una sola riga sulla pace e sulla necessità che l’unione europea sproni un negoziato sull’ucraina. Definire la Russia come uno Stato terrorista allontana la pace.
‘‘ La piazza Pd? Sono scettica Sul Reddito noi vogliamo aprire a tutti