Coop di famiglia: faro su stipendi
• LA GUARDA DI FINANZA di Latina indaga sugli “stipendi d’oro” assegnati dalle cooperative Karibu Consorzio Aid ai soci, tra cui spiccano Marie Terese Mukamitsindo, suocera del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Aboubakar Soumahoro, la moglie del parlamentare Liliane Murekatete, e i cognati Michel Rukundo e Aline Matesi.
Mukamitsindo risulta indagata dalla Procura di Latina per il reato di malversazione. I pm ipotizzano nel fascicolo anche la truffa e altri reati fiscali. Dai bilanci agli atti emerge che, solo nel 2021 e solo per Karibu, i 4 soci (non c’ è tra questi Soumahoro) abbiano incassato compensi totali per 392.801 euro. In alcuni casi, le somme sarebbero finite all’estero e in particolare in Ruanda, dove si trova una parte della famiglia della donna. Soumahoro è estraneo all’inchiesta e risulta non aver alcun ruolo, anche di fatto, nella gestione delle cooperative. La sua compagna, Murekatete, è co-intestataria di un villino di 6 vani nel quartiere romano di Casal Palocco. Formalmente, la donna risiede a Sezze (Latina) dove però – spiegano i vicini al Fatto – “non vive più da anni”. Intanto ieri vi sono state nuove ispezioni del Mise nelle sedi delle coop tra Latina e San Severo (Foggia). Nel capoluogo pontino, in particolare, la Uiltucs ha denunciato ritardi nei pagamenti a 26 dipendenti per 400 mila euro. È possibile che il ministero decida di commissariare le coop, che di recente hanno ottenuto appalti dal Comune di Roma e dalla Regione Lazio, anche per l’accoglienza dei profughi ucraini. I lavoratori hanno anche denunciato “condizioni non dignitose” nelle case famiglia, come l’assenza di riscaldamenti e cibo a sufficienza, a causa della “crisi economica” degli ultimi due anni. Su questi aspetti faranno luce i carabinieri. Intanto ieri pomeriggio si è svolto un primo incontro “chiarificatore” tra Soumahoro e i vertici del gruppo parlamentare, Nicola Fratoianni per Sinistra Italiana e Angelo Bonelli per i Verdi. Il “dibattito” interno proseguirà oggi: eventuali provvedimenti nei confronti del deputato non sono stati ancora presi. Ieri Bonelli, intervistato dal Fatto, aveva detto che l’ex sindacalista ivoriano “avrebbe dovuto cercare un confronto con noi e informarci della situazione”, nel momento in cui è stato candidato. Don Andrea Pupilla, responsabile della Caritas di San Severo, dove Soumahoro era attivo tra i braccianti di Torretta Antonacci, ha però rivelato: “Quando Soumahoro è stato candidato, ho scritto a Fratoianni, dicendogli che stavano facendo un autogol, ma non mi ha risposto: ha prevalso il racconto virtuale del leader di una nuova sinistra”.