Il Fatto Quotidiano

Onu: “Il regime ha arrestato 14mila attivisti”

- ROBERTA ZUNINI

Le Nazioni Unite provano a battere un colpo a oltre due mesi dall’inizio delle proteste popolari contro la gerontocra­zia sciita iraniana che uccide e arresta anche i bambini pur di rimanere al potere dopo 40 anni di feroce dittatura. Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha tenuto a Ginevra una riunione per discutere se avviare un’indagine internazio­nale sulla sanguinosa repression­e che sta scuotendo l’iran. Il nuovo capo dell’organismo, Volker Turk, ha denunciato: “Finora sono state arrestate circa 14.000 persone, compresi i bambini. L'uso inutile e sproporzio­nato della forza deve finire e anche l’applicazio­ne della pena di morte”. Ad allarmare l’onu sono soprattutt­o le notizie trapelate, non solo via social media, da Teheran secondo cui anche i bambini sospettati di aver partecipat­o alle proteste vengono arrestati a scuola. Secondo fonti ufficiali, citate dal commissari­o Turk, almeno 21 persone arrestate rischiano di finire sul patibolo e sei sono state condannate a morte con l’accusa di moharebeh (inimicizia contro Dio) ed efsad-e fel-arz (corruzione sulla terra). Turk ha sottolinea­to che più di 400 persone sono state uccise dall’inizio delle proteste che inizialmen­te sono state guidate dalle donne, comprese centinaia di studentess­e delle scuole superiori, contro l’obbligo del velo. La bozza di risoluzion­e tedesca-islandese chiede agli investigat­ori di “raccoglier­e, consolidar­e e analizzare le prove di tali violazioni e di preservare le prove”, in vista di un futuro procedimen­to giudiziari­o.

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