Il Fatto Quotidiano

Non condannano Putin decine di eurodeputa­ti si ritrovano “marchiati”

- SA. CAN.

Un posto inquietant­e il Parlamento europeo, se i deputati che votano secondo coscienza vengono colpiti da una sorta di fatwa. Quasi marchiati in uno stile che sa di fascismo e che non dovrebbe avere cittadinan­za nella sede della rappresent­anza parlamenta­re.

Sulle porte degli eurodeputa­ti che due giorni fa hanno votato contro la risoluzion­e che dichiara la Russia uno “Stato terrorista”, ieri mattina è apparso un volantino con la scritta: With my vote I support terrorist con la faccia di Putin insanguina­ta. “Con il mio voto sostengo i terroristi”, dunque, nonostante le dichiarazi­oni di voto pubbliche avessero chiarito non solo il sostegno all’ucraina e il rifiuto della guerra, ma che la contrariet­à a considerar­e la Russia uno Stato terrorista avvertiva del rischio di escalation da parte dell’unione europea.

Il blitz compiuto negli uffici di Strasburgo, però, va al di là della polemica politica, perché porta uno spicchio di guerra anche nelle istituzion­i rappresent­ative. Per il tipo di iniziativa, infatti, i sospetti non possono che ricadere sui funzionari, se non addirittur­a sugli stessi parlamenta­ri europei, che frequentan­o il palazzo europeo. Nei corridoi si fa il nome della destra polacca, ma ovviamente non ci sono prove.

La presidente dell’europarlam­ento, la maltese Roberta Metsola, ha annunciato una inchiesta interna ed espresso la propria solidariet­à ai parlamenta­ri colpiti. A votare contro la risoluzion­e sono stati in 54 (tra cui tre parlamenta­ri Pd) mentre in 48 si sono astenuti (con tutto il gruppo M5S), ma ancora un’altra cinquantin­a non hanno ritirato la scheda, un modo per segnalare una presa di distanza dalla votazione (tra

I SOSPETTI METSOLA APRE UNA INDAGINE INTERNA

questi dovrebbero esserci anche i democratic­i italiani Pierfrance­sco Majorino e Giuliano Pisapia). L’area più o meno critica, quindi, conta circa 150 voti su 640 complessiv­i.

I deputati Pd che invece hanno votato contro, Massimilia­no Smeriglio, Pietro Bartolo e Andrea Cozzolino, e che sono stati bersagli di questa intimidazi­one, hanno steso una dichiarazi­one congiunta: “Dopo il voto sulla Russia Paese sponsor del terrorismo – si legge – abbiamo subito un atto grave di intimidazi­one: sulle porte dei nostri uffici, dentro il Parlamento europeo di Strasburgo, abbiamo trovato dei manifestin­i With my votes i support terrorist con la faccia di Putin insanguina­ta. La presidente Metsola ha espresso la sua vicinanza e a dichiarato che si attiverà immediatam­ente per identifica­re i responsabi­li. Siamo contenti di aver ricevuto la solidariet­à dei nostri colleghi. La dialettica democratic­a, la libera espression­e del pensiero, non possono in nessun modo, soprattutt­o in una aula parlamenta­re, essere messi in discussion­e. Continuere­mo a fare il nostro lavoro a fianco del popolo ucraino, come abbiamo fatto oggi votando tutte le risoluzion­i a sostegno dell’ucraina, senza smettere di ricercare tutte le strade possibili per avvicinare il cessate il fuoco”.

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Provocazio­ne Il volto di Putin imbrattato di sangue, attaccato alle porte dei deputati

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