Kherson viene colpita 17 volte Biden: “Non molliamo Kiev”
“Questo non è il momento di abbandonare l’ucraina, per nulla”: lo ha detto ieri il presidente degli Usa Joe Biden ai reporter durante la festa di Thanksgiving. Il riferimento è ai mutati equilibri del Congresso dopo il voto di Midterm; i Repubblicani hanno ora la maggioranza, seppur esigua, alla Camera. “Credo che ci sia abbastanza sostegno”, ha aggiunto il presidente, facendo riferimento ai dubbi suscitati in campagna elettorale dai Repubblicani in merito al sostegno a oltranza al presidente Zelensky. Da Mosca, il servizio di sicurezza federale (FSB) russo ha dichiarato di aver impedito ai servizi speciali ucraini di effettuare
GLI 007 RUSSI: SVENTATO ATTACCO A SOUTH STREAM
quello che ha definito un sabotaggio sul gasdotto “South Stream che fornisce risorse energetiche alla Turchia e all’europa”. Non sono stati forniti altri dettagli. Resta l’allarme per la mancanza di energia nelle città – a Kiev il 70% delle case sarebbe senza luce – e nelle centrali nucleari. Energoatom sottolinea ancora che un disastro in queste condizioni è sempre possibile. Il fronte: i russi hanno lasciato Kherson ma ora la bersagliano. Potente attacco ieri su Tavriyskyi, uno dei quartieri più popolati di Kherson: 17 raid in una giornata hanno causato 4 morti e 10 feriti. Per i servizi di sicurezza ucraini questa tattica non è una sorpresa: la Russia lancia una raffica di missili contro l’ucraina circa una volta alla settimana, quindi i cittadini devono prepararsi: lo ha detto il portavoce dell’intelligence della difesa ucraina (Gur), Andriy Yusov, durante una conferenza stampa.
Kiev inoltre sostiene di aver ucciso dei “consiglieri militari iraniani” in Crimea: sarebbero stati lì per aiutare la Russia a pilotare i droni armati Shahed-136 forniti dal governo di Teheran all’alleato del Cremlino.