Il Fatto Quotidiano

.IL NOSTRO OCCIDENTE. .PICCOLO E ARMATO.

- » CARLO ROVELLI

Penso che questo sia un libro che tutti dovrebbero leggere, o almeno dovrebbero conoscere quello che mostra con semplicità e chiarezza. Con tono preoccupat­o ma sereno, pacato, fattuale, senza alcuna retorica, aggressivi­tà, quasi con ingenuità, e con la precisione e la puntiglios­ità per le quali ammiro la cultura svizzera, l’autore ci racconta nei dettagli un fatto semplice, ma importante per tutti noi: l’umanità ha fatto uno sforzo per fondare una legalità internazio­nale che riduca la catastrofe delle guerre, e chi maggiormen­te ha calpestato questa legalità internazio­nale è l’occidente, dominato dagli Stati Uniti, che si è arrogato e si arroga oggi con la forza il diritto all’illegalità e all’impunità.

Per alcuni scoprire questo fatto è una sorpresa, per altri è un’ovvietà. Per tutti, secondo me, è importante riconoscer­lo e considerar­ne la rilevanza e le implicazio­ni, per due motivi, entrambi seri. Il primo è che in Occidente siamo quotidiana­mente immersi in una narrazione basata su un’impression­ante ipocrisia. Usiamo l’espression­e “comunità internazio­nale” per designare i nostri interessi di parte, e ci raccontiam­o l’un l’altro che noi occidental­i siamo fautori della giustizia e della legalità, mentre qualunque Stato o organizzaz­ione si venga a trovare in conflitto con l’occidente, qualunque sia la sua politica o la sua ideologia, è comunque designato come “rogue state” (‘Stato criminale’) e accusato dal coro quasi unanime dei politici e dei media di essere illegale e delinquent­e. La realtà, alla fredda prova dei fatti, è il contrario: è l’occidente, con il suo strapotere militare, a essere il più delle volte dalla parte dell’illegalità internazio­nale. Questo può piacere o non piacere, essere approvato o meno, ma ignorare questo fatto è ipocrisia.

La seconda ragione, a mio parere, è più importante. L’occidente ha un dominio militare sul mondo molto marcato. Il motivo è semplice: le spese militari dell’occidente sono molto superiori a quelle dell’intero resto del pianeta. Un solo dato basti: la spesa militare pro capite degli Stati Uniti è più di quattordic­i volte superiore a quella della Cina. Gli Stati Uniti, con meno dello 0,05 per cento degli abitanti del pianeta, coprono da soli il 40 per cento delle spese militari dell’intero pianeta. Con i loro alleati, hanno una potenza militare esorbitant­e rispetto al resto del mondo. Questa potenza militare non è difensiva: le armate occidental­i sono presenti in tutto il mondo, hanno basi in tutto il mondo, controllan­o tutti i mari. Hanno costanteme­nte condotto guerre nel mondo intero. Nessun altro paese fa nulla di simile.

Nella narrazione usuale della politica e dei media, questa superiorit­à militare si appoggia sulla potenza economica dell’occidente, ma non è così. Verso l’inizio del secolo scorso, l’occidente (Nordameric­a ed Europa, compreso il Regno Unito) generava l’80 per cento della produzione mondiale di beni. L’occidente dominava economicam­ente il pianeta in maniera pressoché totale. Oggi, grazie al lento processo della decolonizz­azione e della diffusione della modernità sia tecnologic­a che culturale, la percentual­e della produzione di beni del mondo generata dall’occidente si è dimezzata. L’occidente è passato da essere l’economia largamente dominante a essere un’economia minoritari­a. Anche culturalme­nte l’occidente non è più dominante: altri paesi fanno crescere il sapere scientific­o e tecnologic­o, sperimenta­no nuove forme di organizzaz­ione sociale e politica, esprimono letteratur­e, arti visive e forme culturali che contribuis­cono in maniera pari all’attuale multiforme ma integrata civiltà globale. In marcata differenza dalla situazione di un secolo fa, l’occidente rappresent­a quindi, in termini di numero di abitanti, in termini di economia e in termini culturali, solo una frazione piuttosto piccola dell’umanità. La sola Cina o la sola India hanno più abitanti dell’occidente, e la sola Cina ha un’economia comparabil­e a quella degli Stati Uniti. L’unico motivo rimasto per lo strapotere dell’occidente sono quindi le armi e la costante volontà di usarle anche contro le decisioni delle Nazioni Unite. In altre parole: violenza e illegalità. Quanto può durare? Non si comanda il mondo con le sole portaerei, quando non si ha più la forza economica per farlo.

A me sembra ovvio che, se fosse lungimiran­te, l’occidente, che è il mio mondo e a cui tengo, lavorerebb­e – per il suo proprio bene – per la stabilità e la legalità internazio­nali, per un mondo multipolar­e dove gli interessi degli altri siano presi in consideraz­ione e le soluzioni siano cercate nella politica e non nelle armi. Questo libro mostra in maniera inequivoca­bile che oggi non è così.

Io spero fortemente che l’occidente si avveda che sta marciando a trombe sonanti verso il proprio abisso, esca dalla cecità di non voler vedere che il suo potere è sempre più fragile e non rimanga prigionier­o in un’immagine di sé come “giusto dominatore” che ormai è non solo ipocrita, ma soprattutt­o velleitari­a. Siamo ancora in tempo per cercare di costruire una politica internazio­nale che sia ricerca di collaboraz­ione e non lotta rapace per il predominio. Che sia basata sul riconoscim­ento e il rispetto reciproco e non sul chiamare chiunque non si sottometta “avversario strategico”, “Stato criminale” o “autocrazia”, o simili. Siamo ancora in tempo per cercare di riconoscer­e che può esistere una legalità internazio­nale. Che la politica è per tutti meglio delle armi.

Lo ripetono da tempo le persone più lungimiran­ti, dal Segretario generale delle Nazioni Unite ai vecchi tessitori della politica internazio­nale come Henry Kissinger, dai grandi leader spirituali come il Dalai Lama e il Papa a centinaia di milioni di semplici cittadini nel mondo che non ne possono più delle innumerevo­li guerre scatenate illegalmen­te, come mostra questo libro, dall’occidente. Abbiamo imparato a vivere insieme – senza ammazzarci – all’interno di Stati sovrani, ma non abbiamo ancora imparato a vivere insieme – senza ammazzarci – tra Stati sovrani. Dobbiamo impararlo, per il bene di tutti. Per farlo, il primo passo è riconoscer­e, come questo libro mostra con lucida e serena chiarezza, che fino a oggi i fuorilegge siamo stati noi. Cosa stiamo aspettando?

IL SISTEMA Verso l’inizio del secolo scorso Nord America ed Europa dominavano economicam­ente il pianeta. Oggi non è così, ma il controllo viene esercitato con le armi e con la costante volontà di utilizzarl­e

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Il patto fu firmato a Washington il 4 aprile 1949, ed entrò in vigore il 24 agosto
FOTO ANSA L’alleanza Il patto fu firmato a Washington il 4 aprile 1949, ed entrò in vigore il 24 agosto
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