A Casamicciola ostaggi del fango Morta trentenne
11 dispersi, 130 sfollati. Nel 2009 una 15enne perse la vita nello stesso posto
La frana è stata preceduta da una pioggia record, 126 mm tra mezzanotte e le sei del mattino, valori mai visti prima negli ultimi 20 anni sull’isola d’ischia secondo le rilevazioni del Cnr. Il picco orario è stato di 51,6 mm a Forio d’ischia e 50,4 mm a Monte Epomeo, un pezzo del quale è crollato verso le cinque, con un boato. Verranno poi ritrovati a valle massi da 15 tonnellate. L’ondata di fango è partita da qui ed ha travolto case, piazze e strade, trascinando vegetazione ed almeno quattro automobili fino a mare, c’è chi dice una decina, compreso un minibus.
Da ieri a Casamicciola è di nuovo incubo, come nel 2009, come nel 2017: si contano le vittime e i danni di una tragedia annunciata da un decennale malgoverno del territorio, dopo una giornata attraversata dal terrore, tra ordinanze che invitavano i cittadini ad evitare gli spostamenti, edifici isolati, abitazioni crollate (una decina), cento persone intrappolate in case senza acqua e luce sigillate dai detriti, numeri confusi e per diverse ore contraddittori sui dispersi, le cui ricerche per fortuna in qualche caso hanno dato buon esito. Una famigliola con neonato, irrintracciabile per diverse ore, è stata ritrovata in tarda mattinata e subito affidata alle cure dell’ospedale Rizzoli. In serata, di quelle cento persone intrappolate, tutte nella zona di via Celario, a Casamicciola, “resta da raggiungerne una decina, tutte le altre sono state messe in salvo”, ha detto il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino.
IL BILANCIO PROVVISORIO al momento di andare in stampa è di un morto (una donna di circa 30 anni, ritrovata in piazza Maio a Casamicciola, una cittadina di un paese dell’est, sposata con un ischitano), tredici feriti, undici dispersi, circa 130 sfollati “ma per tutti sono pronte delle sistemazioni, alcuni sono già sistemati in albergo, ed entro la sera saranno sistemati tutti. Uno dei 13 feriti (un 60enne, ndr) è un po’ più grave” ha comunicato il prefetto di Napoli Claudio Palomba al termine di una riunione – alla quale si è collegata anche la premier Giorgia Meloni – , con successivo appello “alle persone che hanno paura di lasciare la propria abitazione in zona rossa: sistemeremo tutti in albergo”. Una decina di persone sarebbero ancora intrappolate nelle loro case.
I soccorsi sono stati rallentati a lungo dal mare in tempesta e dalle forti raffiche di vento che hanno impedito agli elicotteri di levarsi in volo. Un bilancio definitivo sarà possibile solo quando l’intera area interessata dalla frana sarà raggiungibile. E purtroppo – è il timore che domina tra i soccorritori – qualcuno sotto il fango potrebbe essere rimasto. “È stata una questione di un secondo. Mio figlio gridava: ‘mamma scappa’. Poi non si è capito più nulla”, le parole tra le lacrime di Irina, una donna ucraina che vive a Casamicciola da circa venti anni. La sua casa in traversa San Felice è semidistrutta: “Abbiamo sentito un rumore come il terremoto. Questione di secondi”. Giornata terribile, nella quale non poteva mancare la consueta retorica dei soccorsi eroici di protezione civile, esercito, vigili del fuoco, carabinieri, le forze migliori di un paese precipitato in un’eterna emergenza. Ed è una beffa sottolineare che la piazza del lungomare dove si sono concentrati i soccorsi si chiama piazza Anna De Felice, in ricordo di una ragazzina uccisa dal fango della frana del 10 novembre 2009, anche allora il monte si sbriciolò sotto le piogge violente.
Il ministro della difesa Guido Crosetto ha disposto l’invio della San Giorgio della Marina Militare, con a bordo personale del battaglione San Marco, pronta ad accogliere sfollati e feriti, mentre il presidente della Francia Emmanuel Macron ha parlato con la premier Meloni per esprimere sostegno e solidarietà. Il governatore campano De Luca ha proclamato lo stato di emergenza – allagamenti e famiglie sfollate anche in provincia di Salerno e in Costiera Amalfitana – mentre a Ischia ci si prepara alla notte con l’incubo della pioggia che prosegue, come la ricerca dei dispersi con in campo 200 uomini tra cui 6 carabinieri forestali dotati di droni che si occuperanno anche di refertare materiale per una futura indagine.