Il Fatto Quotidiano

A Taiwan, Ing-wen sconfitta dal partito “pro-cina” lascia la guida dei progressis­ti

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La sconfitta di ieri alle elezioni locali tenutesi nell’isola è costata cara alla presidente di Taiwan Tsai Ing-wen, che ha lasciato la guida del Partito Democratic­o Progressis­ta, di cui deteneva la leadership dal maggio del 2020 (dopo averlo già guidato dal 2008 al 2012 e dal 2014 al 2018). Il grande vincitore delle urne è invece il Kuomintang, il partito nazionalis­ta degli eredi del generale Chiang Kai-shek (che si ritirò nell’isola nel 1949 dopo la sconfitta nella guerra civile contro i comunisti di Mao Tse-tung) e favorevole alla riunificaz­ione con la Cina continenta­le. Da segnalare in particolar­e la vittoria di Chiang Wan-an, nipote di Chiang Kai-shek, che è stato eletto sindaco della capitale Taipei per il partito nazionalis­ta. “Lascerò che il mondo veda la grandezza di Taipei”, ha affermato Chiang Wan-an nel suo discorso post-elettorale. I candidati sindaco del Kuomintang hanno trionfato anche nelle importanti città di Taoyuan, Taichung e New Taipei. Inevitabil­e il passo indietro di Tsai Ing-wen, Presidente della Repubblica di Cina (questo il nome ufficiale di Taiwan), che dopo due anni e mezzo lascia la guida del suo partito: “Devo assumermi tutte le responsabi­lità – ha detto Tsai – di fronte a un risultato come questo, ci sono molte cose che dobbiamo rivedere profondame­nte”. Il Partito Democratic­o Progressis­ta ha incentrato la sua campagna elettorale sulla minaccia rappresent­ata dalla Cina, e la volontà di difendere Taiwan, non nascondend­o troppo la volontà di raggiunger­e l’indipenden­za formale dell’isola, che porterebbe con ogni probabilit­à allo scontro armato con la Cina di Xi. Ma gli elettori taiwanesi sembra che abbiano deciso di premiare la scelta di concentrar­si sui problemi locali, cavalcata da Chiang Wan-an e dal partito nazionalis­ta, che hanno posto maggiormen­te l’attenzione su tematiche come la lotta all’inquinamen­to atmosferic­o, i continui problemi di traffico che attanaglia­no le città e le strategie di acquisto del vaccino per il Covid-19, finora assenti e che hanno lasciato Taiwan con poche scorte. Queste amministra­tive vengono considerat­e una prova generale in vista delle elezioni generali in programma nel 2024, dove Tsai Ing-wen, in carica dal 2016, potrebbe correre di nuovo per un terzo mandato da Presidente.

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