Don Cencini, psicologo e “cacciatore di gay” L’ordine veneto non ha nulla da eccepire
“Il vero omosessuale, l’omosessuale doc… strutturale, è affamato di sesso. L’omosessualità è una patologia”. E ancora: “La coppia è una realtà ‘etero’, non è una realtà ‘omo’. Il vero omosessuale ha bisogno di plurime esperienze genitali…”. Incontrovertibili, anche se poi fatti sparire dalla rete, furono i video delle conferenze tenute da padre Amedeo Cencini, originario di Senigallia, residente a Poiano, frazione di Verona. Canossiano, docente all’università Pontifica Salesiana, nominato delegato pontificio nell’indagine che ha riguardato la comunità di Bose e portato all’allontanamento di Enzo Bianchi, Cencini viene più o meno propriamente definito il “cacciatore di gay”, perché all’interno di seminari e strutture religiose è incaricato dell’educazione sessuale, o meglio della formazione dei futuri sacerdoti sotto questo aspetto delicatissimo. Le sue esternazioni hanno attirato l’attenzione di Silere non possum, sito bene informato di fatti vaticani, che ha lanciato una crociata contro il sacerdote, in quanto psicoterapeuta e iscritto all’ordine degli Psicologi del Veneto. “All’interno dei seminari e dei conventi, avvengono abusi su persone che hanno la semplice volontà di mettersi a servizio della Chiesa. Invece, si ritrovano a dover affrontare colloqui con soggetti come padre Cencini, che sbandierano la loro laurea in psicologia per far credere che le loro idee strampalate siano scientificamente provate” dichiara Mario Felipe Perfetti, promotore di una segnalazione all’ordine veneto. L’esposto è del marzo 2021, la decisione del luglio 2022, la comunicazione del 22 novembre. “Nella condotta professionale del dott. Cencini non si sono ravvisate ipotesi di violazione del Codice Deontologico” scrive il presidente regionale Luca Pezzullo. Tanto basta a Silere non possum per dichiarare: “Gli omosessuali sono malati, l’ordine degli Psicologi sta con il prete omofobo”. Interpellato, padre Cencini ci ha dichiarato: “Sono cose che appartengono al passato, all’interno della Chiesa c’era un orientamento diverso, oggi non è più così. Io ho solo spiegato ai sacerdoti, in vista della castità, le implicazioni delle scelte etero e omo”. Non la pensa più come allora? “Ho spiegato alla Commissione Deontologia l’evoluzione della psicologia e della Chiesa. Mi hanno dato ragione”. Il presidente Pezzullo: “Non posso commentare il caso specifico, ma lasciano perplessi certi ‘racconti molto travistati’: noi siamo ‘adamantini’ in tema di contrasto assoluto all’omofobia”.