Gas, bollette più care del 13,7% E l’ue archivia il tetto al prezzo
• Metano di novembre, riparte la stangata
La fine dell’ottobrata ha ripreso a far salire il prezzo del gas: il risultato è che quello di novembre in bolletta costerà il 13,7% rispetto a un mese prima. Un incremento, comunicato ieri dall’authority per l’energia (Arera), che compensa il calo registrato a ottobre (-12,9%) riportando così il prezzo ai livelli folli di luglio-settembre. Questo significa che una “famiglia tipo” pagherà circa 1.740 euro all’anno di gas, vale a dire quasi il 64% in più rispetto all’anno prima: per capire la portata della cosa, basti dire che si tratta di un +25% abbondante rispetto a novembre 2021, con prezzi già molto alti, e dell’82% in più rispetto al novembre 2020. L’aumento riguarda tutti i clienti del mercato a maggior tutela (il 45% del totale), ma di fatto anche quelli del mercato libero, dove ci sono tariffe allineate.
L’aumento a due cifre sarebbe stato ancora più alto senza gli aiuti che da un anno e mezzo vengono prorogati dai governi: l’azzeramento degli oneri generali di sistema, l’iva al 5% e il bonus sociale per le famiglie con un livello Isee fino a 12 mila euro (tetto che sale a 20 mila per i nuclei numerosi). Aiuti prorogati quasi identici fino al 31 marzo grazie ai 22 miliardi stanziati dalla legge di Bilancio in discussione in Parlamento.
Intanto, però, il caro energia sta pesando sempre più sulle tasche degli italiani: all’aumento del gas va sommato quello della bolletta dell’elettricità già scattato il 1° ottobre e che vale 1.782 euro di costo annuo a famiglia. In sostanza tra gas e luce la bolletta costa circa 3.500 euro annui a nucleo: un’enormità. Questo a spanne, perché il calcolo dei livelli di prezzo in bolletta è ormai diverso tra le due fonti: l’elettricità viene calcolata su tariffe trimestrali, mentre da ottobre quella del gas sulla media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (Psv). Un provvedimento pensato più per favorire le società erogatrici di gas, garantendogli maggiore liquidità, che per aiutare le famiglie.
Insomma il conto per gli italiani sale e continuerà a restare altissimo visto che il prezzo del gas per gennaio è già stabilmente una ventina di euro più su di quello di dicembre al mercato Ttf di Amsterdam: attorno a 140 euro al megawattora. Ecco, mentre questo accade la farsa del “price cap europeo” al costo del metano si arricchisce di un nuovo capitolo: ieri a Bruxelles s’è svolta l’ennesima riunione a vuoto, senza alcun accordo tra chi – come l’italia – chiede un tetto abbastanza basso (160 euro al MWH, comunque un prezzo folle e superiore all’attuale) e chi di fatto non vuole alcun tetto. La proposta della Commissione finora era di fissare la soglia a 275 euro con una serie di altri paletti che non sarebbero scattati neanche ad agosto, quando il gas raggiunse il suo picco record: il compromesso proposto ieri è una soglia a 264 euro con un po’ meno paletti. Una presa in giro. Il ministro italiano Gilberto Pichetto Fratin è parso pessimista: “Non c’è accordo, si può anche non arrivare a una soluzione. Le trattative sono in corso, ma le posizioni fra i due fronti sono molto distanti”.