Il Fatto Quotidiano

Esplode l’auto di Susanna Schlein, sorella di Elly: sospetti sugli anarchici

La diplomatic­a “viva per miracolo”

- » Ilaria Proietti

La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta sull’attentato ad Atene ai danni del primo consiglier­e dell’ambasciata italiana, Susanna Schlein, cui è giunta la solidariet­à delle massime istituzion­i greche e di tutta la politica italiana: l’altra notte, l’auto della diplomatic­a (sorella della deputata Elly, che domani potrebbe candidarsi alla segreteria del Pd), è stata data alle fiamme nel garage della sua abitazione alla periferia nord della Capitale greca, dove è stata trovata inesplosa anche una molotov che rischiava di far saltare in aria l’impianto del gas della palazzina. “È salva per miracolo”, ha commentato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ieri era in visita ad Atene dove ha incontrato Schlein ancora molto scossa per l’accaduto, un episodio per lei del tutto inaspettat­o. Intanto il governo, a partire dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, pare accreditar­e come probabile la pista anarchica dopo le prime indagini delle autorità locali, che hanno subito disposto la vigilanza rafforzata per le sedi delle autorità diplomatic­he italiane.

IN ATTESA degli esiti degli accertamen­ti, la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta e non viene escluso che si procederà per terrorismo. Al momento non ci sono rivendicaz­ioni per l’attentato, che si è verificato dopo le proteste dei gruppi anarchici greci a sostegno di Alfredo Cospito, detenuto al 41-bis nel carcere di Sassari e in sciopero della fame da ottobre: è attesa in queste ore la decisione del Tribunale di Sorveglian­za di Roma sul reclamo che ha presentato contro l’applicazio­ne del carcere duro per quattro anni disposto nei suoi confronti a maggio e su cui l’altro ieri il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, è stato chiamato a rispondere in Parlamento. Mentre gli anarchici sono tornati a farsi sentire con scritte e gesti di protesta in tutta Italia, da Pisa a Genova passando per Bolzano, Milano, Bologna, Perugia, Torino e Roma, così come in Grecia, dove alcuni giorni fa avevano imbrattato i muri dell’ambasciata d’italia ad Atene. “So che in tanti, anche intellettu­ali e personalit­à autorevoli, si sono mobilitati contro l’ingiustifi­catezza delle misure di detenzione cui sono sottoposto, qualcosa che per me è impossibil­e da accettare e che continuere­bbe a farmi sentire murato vivo in un carcere”, ha fatto sapere Cospito tramite il suo legale Flavio Rossi Albertini, che sulla possibile connession­e tra l’attentato di Atene e le iniziative di solidariet­à nei confronti del suo assistito, chiede che non prevalga il pregiudizi­o.

RITENUTO l’ideologo del Fronte anarchico informale, Cospito è detenuto nel carcere di Sassari: nel 2012 aveva gambizzato Roberto Adinolfi, allora amministra­tore delegato della società Ansaldo Nucleare, ed era stato anche riconosciu­to colpevole per le bombe recapitate nel 2006 alla caserma dei carabinier­i di Fossano, in provincia di Cuneo, che non avevano fortunatam­ente fatto vittime. Già condannato per attentato per finalità terroristi­che, a luglio la Cassazione ha disposto che nei suoi confronti si proceda per il più grave reato di attentato alla sicurezza dello Stato, che prevede la pena dell’ergastolo. Alcuni mesi fa, i magistrati avevano cambiato il suo regime di detenzione, facendolo passare al 41-bis dopo aver scoperto che aveva intrattenu­to rapporti epistolari con gruppi anarchici esterni al carcere.

Inchiesta Trovata molotov inesplosa La Procura indaga, c’è l’ipotesi terrorismo

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