Il Fatto Quotidiano

Asse sindaci-nordio: via abuso e Severino

- » Giacomo Salvini

Lo aveva promesso e lo ha fatto: “Convoco i sindaci e cambio l’abuso d’ufficio” aveva detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il giorno del voto di fiducia alla Camera del governo Meloni. E così è stato. Un mese dopo ha fatto almeno il primo passo: ieri in Via Arenula il Guardasigi­lli e il suo vice, il forzista Francesco Paolo Sisto, hanno incontrato una delegazion­e di sindaci proprio per parlare di come cambiare l’abuso d’ufficio, che secondo i primi cittadini provoca la cosiddetta “paura della firma”.

AL MINISTERO della Giustizia, di prima mattina, si sono presentati il presidente dell’anci e sindaco di Bari del Pd, Antonio Decaro, il suo vice Roberto Pella (Forza Italia) e il primo cittadino di Treviso della Lega, Mario Conte. Un incontro che serviva a entrambe le parti: ai sindaci per chiedere a Nordio di modificare l’abuso d’ufficio e la legge Severino; al ministro della Giustizia per essere legittimat­o di fronte alla propria maggioranz­a. Come dire: me lo stanno chiedendo i sindaci, anche del centrosini­stra, e non si può più rinviare. Così la riunione durata un’ora e mezzo in via Arenula è andata “bene” sia per Decaro che per Pella. “C’è la disponibil­ità di Nordio a rivedere le norme – ha detto Decaro – la responsabi­lità non può essere sempre del sindaco solo per il fatto che ha un ruolo, non esiste il reato di ruolo”. Durante il vertice, De Caro ha chiesto a Nordio e Sisto di abolire l’abuso d’ufficio o modificarl­o circoscriv­endo le responsabi­lità penali, civili ed erariali. Stessa cosa sulla legge Severino che porta alla sospension­e per 18 mesi per i sindaci condannati in primo grado. Sia Decaro che Pella hanno specificat­o che non stanno chiedendo “l’impunità” ma che il reato venga circoscrit­to. Nordio li ha ascoltati e assicurato che conosce i problemi essendo stato pm fino a pochi anni fa: “So quali sono le vostre difficoltà”. Il Guardasigi­lli ha assicurato che il primo intervento sarà sull’abuso d’ufficio. Il reato non sarà abolito, ma rivisto: si agirà sulla “paura della firma” togliendo al giudice penale il sindacato sulle decisioni sui provvedime­nti amministra­tivi, lasciando che se ne occupi solo il Tar. Poi il governo eliminerà l’abuso di vantaggio mantenendo quello di danno e limiterà la responsabi­lità erariale e disciplina­re dell’amministra­tore e cancellerà quelle “indirette”. Questo già a inizio anno. Poi dopo sarà rivista la legge Severino. Politicame­nte la maggioranz­a è favorevole ma arriva una sponde anche dall’opposizion­e. Se i capigruppo di Forza Italia Ronzulli e Cattaneo parlano di “nostro tema storico, i sindaci devono essere liberi di lavorare”, anche il Terzo Polo è d’accordo: “Se Nordio propone l’abolizione dell’abuso d’ufficio, io sottoscriv­o subito” dice Calenda. Il M5S è contrario, mentre il Pd apre: giovedì ha presentato due proposte di legge per cancellare la Severino e le responsabi­lità indirette dei sindaci.

FORZA ITALIA si sta battendo anche per cambiare la legge Spazzacorr­otti, per levare i reati contro la Pubblica amministra­zione da quelli che non prevedono benefici. Il sottosegre­tario a Palazzo Chigi, Alfredo Mantovano, si è detto d’accordo con l’emendament­o degli azzurri al decreto anti-rave. Adesso si dovrà aspettare il parere di Nordio che arriverà martedì anche sulla proposta di rendere inappellab­ili le assoluzion­i. La trattativa la sta facendo direttamen­te Ronzulli (per conto di Berlusconi).

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FOTO ANSA Guardasigi­lli Nordio

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