Asse sindaci-nordio: via abuso e Severino
Lo aveva promesso e lo ha fatto: “Convoco i sindaci e cambio l’abuso d’ufficio” aveva detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il giorno del voto di fiducia alla Camera del governo Meloni. E così è stato. Un mese dopo ha fatto almeno il primo passo: ieri in Via Arenula il Guardasigilli e il suo vice, il forzista Francesco Paolo Sisto, hanno incontrato una delegazione di sindaci proprio per parlare di come cambiare l’abuso d’ufficio, che secondo i primi cittadini provoca la cosiddetta “paura della firma”.
AL MINISTERO della Giustizia, di prima mattina, si sono presentati il presidente dell’anci e sindaco di Bari del Pd, Antonio Decaro, il suo vice Roberto Pella (Forza Italia) e il primo cittadino di Treviso della Lega, Mario Conte. Un incontro che serviva a entrambe le parti: ai sindaci per chiedere a Nordio di modificare l’abuso d’ufficio e la legge Severino; al ministro della Giustizia per essere legittimato di fronte alla propria maggioranza. Come dire: me lo stanno chiedendo i sindaci, anche del centrosinistra, e non si può più rinviare. Così la riunione durata un’ora e mezzo in via Arenula è andata “bene” sia per Decaro che per Pella. “C’è la disponibilità di Nordio a rivedere le norme – ha detto Decaro – la responsabilità non può essere sempre del sindaco solo per il fatto che ha un ruolo, non esiste il reato di ruolo”. Durante il vertice, De Caro ha chiesto a Nordio e Sisto di abolire l’abuso d’ufficio o modificarlo circoscrivendo le responsabilità penali, civili ed erariali. Stessa cosa sulla legge Severino che porta alla sospensione per 18 mesi per i sindaci condannati in primo grado. Sia Decaro che Pella hanno specificato che non stanno chiedendo “l’impunità” ma che il reato venga circoscritto. Nordio li ha ascoltati e assicurato che conosce i problemi essendo stato pm fino a pochi anni fa: “So quali sono le vostre difficoltà”. Il Guardasigilli ha assicurato che il primo intervento sarà sull’abuso d’ufficio. Il reato non sarà abolito, ma rivisto: si agirà sulla “paura della firma” togliendo al giudice penale il sindacato sulle decisioni sui provvedimenti amministrativi, lasciando che se ne occupi solo il Tar. Poi il governo eliminerà l’abuso di vantaggio mantenendo quello di danno e limiterà la responsabilità erariale e disciplinare dell’amministratore e cancellerà quelle “indirette”. Questo già a inizio anno. Poi dopo sarà rivista la legge Severino. Politicamente la maggioranza è favorevole ma arriva una sponde anche dall’opposizione. Se i capigruppo di Forza Italia Ronzulli e Cattaneo parlano di “nostro tema storico, i sindaci devono essere liberi di lavorare”, anche il Terzo Polo è d’accordo: “Se Nordio propone l’abolizione dell’abuso d’ufficio, io sottoscrivo subito” dice Calenda. Il M5S è contrario, mentre il Pd apre: giovedì ha presentato due proposte di legge per cancellare la Severino e le responsabilità indirette dei sindaci.
FORZA ITALIA si sta battendo anche per cambiare la legge Spazzacorrotti, per levare i reati contro la Pubblica amministrazione da quelli che non prevedono benefici. Il sottosegretario a Palazzo Chigi, Alfredo Mantovano, si è detto d’accordo con l’emendamento degli azzurri al decreto anti-rave. Adesso si dovrà aspettare il parere di Nordio che arriverà martedì anche sulla proposta di rendere inappellabili le assoluzioni. La trattativa la sta facendo direttamente Ronzulli (per conto di Berlusconi).