Il Fatto Quotidiano

Il Giornale, riprese trattative vendita con gli Angelucci

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Della vendita del Giornale si parla da anni. Si è smesso di parlarne in campagna elettorale, con il quotidiano impegnato a sostenere Silvio Berlusconi e i suoi candidati, ma ora, archiviate le elezioni e decollato il governo, la dismission­e della testata fondata da Montanelli nel 1974 e in seguito comprata da Berlusconi sembra arrivata al capitolo finale. La notizia delle trattative in corso è stata rilanciata nei giorni scorsi dall’agenzia Bloomberg. Ma ancor prima, il comitato di redazione del Giornale aveva chiesto un incontro con la proprietà proprio sull’eventuale dismission­e del quotidiano. L’incontro è stato fissato per lunedì 5 dicembre.

Silvio Berlusconi si è sempre detto contrario alla vendita, ma ora a trattare sono da una parte suo fratello Paolo, dall’altra, come possibile compratore, Giampaolo Angelucci, figlio del patriarca Antonio Angelucci, imprendito­re della sanità appena rieletto in Parlamento nelle file della Lega, dopo essere stato dal 2008 deputato di Forza Italia. La famiglia Angelucci controlla già i quotidiani Libero, Il Tempo e Corriere dell’umbria. Il Giornale, che vent’anni fa aveva più di 200 giornalist­i, negli ultimi anni è stato sottoposto a una cura dimagrante che ha ridotto la redazione a 50 persone. Esce da tre anni di stato di crisi e cassa integrazio­ne in cui la famiglia Berlusconi si è fatta sostenere dagli ammortizza­tori sociali dello Stato. Ora, per almeno un biennio, non sarà più possibile chiedere lo stato di crisi. Sono così diventate più stringenti le trattative per la vendita.

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