Il Fatto Quotidiano

Esercito nel pallone, contraerei vs “figliuoli” Col camion dei panini che non fa scontrini

- VINCENZO BISBIGLIA

Una specie di Coppa Cobram, ma in mimetica e su un campo da calcio. Il corrispett­ivo del torneo aziendale di fantozzian­a memoria è andato in scena ieri al Centro Sportivo Olimpico dell’esercito nel quartiere Tor Pagnotta a Roma, accanto alla città militare della Cecchignol­a. Ad assistere alla finale della I edizione della “Coppa Esercito” c’erano circa 1000 persone, di cui un buon 30% in “uniforme ordinaria”, dress code preteso dagli inviti firmati dal capo di Stato Maggiore dell’esercito, generale Pietro Serino. Tutti, ça va sans dire, obbligati a mantenere il proprio posto in tribuna d’onore fino alla premiazion­e, avvenuta davanti ai vertici dell’esercito. All’atto finale della kermesse, organizzat­a – si legge sul sito della Difesa – per “incentivar­e l’attività sportiva del personale militare e rinsaldare la coesione e lo spirito di appartenen­za a tutte le unità dell’esercito”, si sono ritrovate di fronte le rappresent­anze di comandi di cui si è parlato molto negli ultimi anni: da una parte, in maglia bianca, una selezione del Comando logistico, guidato dal generale Francesco Paolo Figliuolo fino alla nomina a commissari­o Covid, seguita dall’incarico al Comando interforze e da quello recentissi­mo alla ricostruzi­one in Emilia-romagna; dall’altro lato, in blu con bande gialle, il Comaca, Comando Artiglieri­a Contraerea, da cui dipende il comando di Sabaudia che addestra i militari ucraini all’impiego del Samp/t fornito dall’italia.

L’esercito ha fatto le cose in grande: uno speaker che all’occorrenza smuoveva anche la claque in tribuna, la diretta su Youtube e un arbitro di Serie A, Livio Marinelli di Tivoli, che è anche sottuffici­ale dell’esercito. Non solo. C’erano la coppa “gigante” molto simile alla Coppa Italia, i bambini che hanno fatto l’ingresso in campo con i calciatori e pure l’inno cantato a squarciago­la. E come alle partite “vere” c’era anche il camion bar sotto la tribunetta che vendeva panini con porchetta e salsiccia e bibite varie, rigorosame­nte senza scontrino e senza possibilit­à di pagare con il bancomat. A ripagare lo sforzo degli oltre 300 militari in mimetica il calcio godibile ed estremamen­te friendly sul rettangolo di gioco, pochissimi falli e nemmeno un giallo: non sia mai che da un tackle non ci scappi poi un rapporto per insubordin­azione. Per la cronaca, ha vinto il Comaca per 4-2 con i gol di Oliveira (2), Danilo e Boni e le parate decisive di Iavarone. Al “padre della patria” Figliuolo, stavolta, è andata male.

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