Trattative e trattori Il direttore artistico si fa paladino degli agricoltori: “So zappare”. Ma i vertici Rai prendono tempo
Ama: sì, sono antifascista
• Il rapper è ultimo in scaletta: canta a notte inoltrata • La campionessa è la prima super-ospite
• L’ex attaccante è per la seconda volta all’ariston
IINVIATA A SANREMO
l primo vero Festival dei Fratelli d’italia al governo si apre con la fanfara del quarto Reggimento a cavallo dei carabinieri che esegue la Fedelissima, diretta dal luogotenente Fabio Tassinari. Fin qui nulla di sorprendente: nei secoli fedeli a Dio, patria e famiglia, la Nazione è salva. E sabato sarà la Banda dell’esercito ad aprire la finalissima, con l’inno di Mameli:è una tradizione, l’anno scorso l’esecuzione era stata affidata alla banda dell’aeronautica militare. Tutti sull’attenti? Al mattino, Amadeus e Marco Mengoni, co-conduttore della prima puntata che sfoggia istrioniche doti da intrattenitore, danno un dispiacere ai destri più nostalgici che, come il presidente del Senato (o tempora o mores), fan fatica a mettere in soffitta bustini e fez.
INTERROGATI
da Enrico Lucci di Striscia la Notizia, si dichiarano senza esitazioni “antifascisti”. E uno dice “ci mancherebbe, è un’ovvietà”. Così dovrebbe essere ma non è, visto il putiferio scatenato alla Scala dal loggionista che aveva urlato “Viva l’italia antifascista” alla prima di Sant’ambrogio. Lucci però non è soddisfatto e chiede ai due di intonare Bella ciao, dedicandola a Giorgia Meloni. E dunque, insieme a mezza sala stampa, i due intonano “Una mattina mi son svegliato”. Amadeus prova a stemperare l’eventuale polemica tirando in ballo la Casa di carta, serie spagnola che ha rilanciato la canzone della resistenza: “Avevo invitato gli attori a esibirsi all’ariston nel 2021, ma a causa della pandemia non sono venuti”. È un festival musicale, Sanremo,
mai come nella gestione Amadeus e mai come quest’anno (con trenta brani trenta in gara). La musica si è mangiata quasi del tutto lo spettacolo, eppure l’ariston non può fare a meno di quel che accade fuori, nemmeno nelle ultime edizioni anestetizzate dal politicamente corretto e dalle tensioni interne in Viale Mazzini. Molte le aspettative per questo Festival (anche a causa dei pessimi risultati della nuova Rai) e molte ansie: un incidente sul palco può far cadere teste già traballanti. E allora la protesta degli agricoltori diventa un caso, con Amadeus che molto generosamente ribadisce l’invito e i vertici aziendali che non sapendo bene come gestirla, prendono tempo. “Ho fatto l’istituto agrario, so zappare e ne sono fiero. So pure guidare il trattore. La terra è estremamente importante”, spiega un Amadeus più bucolico di Virgilio. Poi però: “Ci sono tanti lavoratori, non ne faccio una questione politica, è la politica che a volte sposa le cause. C’è gente che ha una difficoltà enorme e io sono a favore delle persone, non sono contro qualcuno”. La questione invece è politicissima, tanto è vero che il direttore del prime time Ciannamea (ribattezzato Cianna-mea culpa da Fiorello) risponde a una nostra domanda sulla posizione di Viale Mazzini, buttando la palla fuori: “Per
Sanremo, allo stato attuale, non c’è una trattativa né un contatto. La Rai sta dando spazio a questa protesta in tutti i notiziari e i programmi di approfondimento”. Intanto il Tg1 ieri ha aperto l’edizione delle 20 collegandosi con Amadeus e alle 20.12 con Fiorello e Marco Mengoni (per 5 minuti!) e di nuovo alla fine: è il servizio pubblico, bellezza.
FLASHBACK:
grandi ritorni sul palco (a sorpresa, Zatlan Ibrahimovic, mattatore del Festival 2021) e doni avvelenati dall’edizione numero 73. Ieri il Tar Lazio ha confermato la sanzione inflitta dall’agcom alla Rai per la pubblicità occulta in favore di Instagram fatta da Amadeus e Chiara Ferragni l’anno scorso. Un selfie sul palco dell’ariston che costerà carissimo alla Rai: 123 mila euro. Fiorello lunedì in conferenza stampa si era detto preoccupato per l’atmosfera rilassata: “rischiamo che l’ospite di sabato sia il Codacons”. Invece il Codacons si palesa prima e in una nota sulla multa dice: “Il Tar ha deciso di inviare gli atti alla Corte dei Conti che dovrà aprire un’istruttoria per accertare eventuali danni erariali. Presenteremo un esposto alla magistratura contabile affinché chiami a rispondere delle condotte illecite confermate dal Tar sia Chiara Ferragni (le ci mancava solo questa, ndr) sia Amadeus, considerato che la sanzione sarà pagata dalla rete di Stato e quindi dai cittadini. Amadeus, per rispetto dei telespettatori, farebbe bene ad astenersi dal presentare il Festival”. La Rai ha già annunciato ricorso, ma insomma non proprio un inizio benaugurante...