Il Fatto Quotidiano

Vittimismo a destra Salvini: “Hanno spiato soprattutt­o i nostri”

- » Gianluca Roselli

La politica ci va coi piedi di piombo, almeno fino a quando il quadro non sarà più chiaro. Anche se poi, impegnato in campagna elettorale in Abruzzo, Matteo Salvini non si trattiene. “C’è una lista di centinaia di persone spiate da un servitore dello Stato infedele, provate a dire qual è il partito con più donne e uomini illegalmen­te spiati?”, chiede ai militanti il leader leghista durante un comizio elettorale. Tra i leader, prima di lui, aveva parlato solo Matteo Renzi. Che ha invitato Guido Crosetto, colui da cui tutto è partito, ad andare a parlarne venerdì prossimo alla Leopolda. “Sono stato il primo a subire dossieragg­io per la vicenda della casa. In un Paese civile le istituzion­i non organizzan­o hackeraggi di Stato come quelli che stanno emergendo”, osserva il leader di Italia Viva.

Fino a quel momento c’erano andati tutti coi piedi di piombo, soprattutt­o nel centrodest­ra, dove a parlare erano state solo le seconde e terze file. Raccontano, infatti, che un paio di giorni fa, all’uscita delle prime notizie sull’inchiesta, Crosetto abbia postato sulla chat dei ministri i primi articoli dei quotidiani sulla vicenda, raccoglien­do reazioni “fredde”. Qualche breve commento, soprattutt­o emoticon, con faccine varie, e basta. A conferma della prudenza della compagine ministeria­le. Delusione del ministro della Difesa, che si aspettava più solidariet­à e di vedersi riconosciu­to il merito d’aver scoperchia­to il vaso. Ma l’input da Palazzo Chigi continua a essere “wait and see”. Prudenza massima, questa è la linea Meloni-fazzolari.

Il capitolo meno oscuro sembra quello che riguarda i tre giornalist­i del Domani (Giovanni Tizian, Nello Trocchia e Stefano Vergine) che da Striano cercavano conferme a notizie ricevute altrove e che poi

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