Salute, la super promozione di casa Cirielli al ministero
Mara Campitiello, ginecologa e compagna del viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, uomo forte di Fratelli d’italia in Campania, dovrebbe essere nominata a capo del Dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute. Manca solo il via libera del Consiglio dei ministri, necessario per un incarico da 240 mila euro lordi l’anno. Alla Salute si sussurra che la scelta è stata imposta da Palazzo Chigi al “tecnico” Orazio Schillaci, ex rettore di Tor Vergata con scarso peso politico. Eppure la prevenzione è una cosa seria, dopo il Covid lo sanno tutti.
Campitiello compie una sorta di triplo salto mortale. Dalla Asl di Salerno era arrivata al ministero come consulente, esperta di procreazione assistita; poi si è ritrovata a guidare la segreteria tecnica di Schillaci in sostituzione di Marco Mattei, dirigente sanitario e uomo di FDI, promosso capo di gabinetto quando si è dimesso il professor Arnaldo Morace Pinelli, apprezzato giurista. Ora Campitiello prenderà un Dipartimento chiave, risolvendo anche il problema dell’equilibrio dei sessi perché negli altri tre ci sono uomini. Passa una donna under 40, sulla carta però meno qualificata di Anna Teresa Palamara, ordinaria di Microbiologia alla Sapienza con lunga esperienza all’istituto superiore di sanità, il cui nome gira da mesi. Sotto Campitiello alla Prevenzione resta Francesco Vaia, ex Spallanzani.
I Dipartimenti sono una novità alla Salute. Quattro posti superdirigenziali che prima non c’erano e portano il totale a 17. Il primo, nel settore nevralgico che comprende Programmazione, Dispositivi medici e Farmaco, è andato a Francesco Saverio Mennini, uomo di Tor Vergata come Schillaci ma soprattutto titolare fino a pochi mesi fa (vedi il Fatto del 14 febbraio scorso) di una società di consulenze per le aziende farmaceutiche.