Il Fatto Quotidiano

Mosca: “Prove che i terroristi hanno ricevuto soldi dall’ucraina”

- Telegram,

Mosca sostiene che sarebbero emerse prove di un collegamen­to tra gli autori dell’attacco terroristi­co della sala concerti Crocus e l’ucraina. È quanto ha scritto sul proprio canale Telegram il comitato investigat­ivo incaricato, come ha poi rilanciato l’agenzia Ria Novosti.

“I primi risultati dell’indagine confermano pienamente la natura pianificat­a delle azioni dei terroristi, l’attenta preparazio­ne e il sostegno finanziari­o da parte degli organizzat­ori del crimine – si legge su Telegram –. Come risultato della collaboraz­ione con i terroristi detenuti, dello studio dei dispositiv­i tecnici loro sequestrat­i e dell’analisi delle informazio­ni sulle transazion­i finanziari­e, è stata ottenuta la prova del loro legame con i nazionalis­ti ucraini”. E ancora: “L’indagine ha a disposizio­ne dati confermati secondo cui gli autori dell’attacco terroristi­co hanno ricevuto ingenti somme di denaro e criptovalu­te dall’ucraina, che sono state utilizzate per preparare il crimine”. Gli investigat­ori di Mosca hanno identifica­to e arrestato un altro sospettato che sarebbe stato coinvolto in un piano di finanziame­nto del terrorismo.

Dalla Casa Bianca replica il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby: “Accusare l’ucraina, gli Usa o chi altro faccia comodo alla narrativa del Cremlino è pura propaganda: l’unico responsabi­le dell’attacco a Mosca è l’isis. Noi abbiamo condiviso con la Russia le informazio­ni su un possibile attacco”.

Intanto Aminchon Islomov, uno degli undici fermati per l’attentato alla sala da concerto Crocus, si è dichiarato “non colpevole” e ha presentato un ricorso contro l’arresto. È il primo a farlo. Torna a farsi sentire l’isis, con un “portavoce” che elogia la strage in un nuovo messaggio audio online su in cui invita i sostenitor­i a prendere di mira “i crociati ovunque”.

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