Il Fatto Quotidiano

Ispettori del lavoro “Pochi e stipendi bassi: che sicurezza si può garantire?”

- FRANCO PICONE

ho lavorato dal 1990 al 2022 in un servizio di “Prevenzion­e igiene e sicurezza luoghi di lavoro” (Pisll) del Dipartimen­to di prevenzion­e. Ho vissuto un primo decennio di euforia. Nei servizi Pisll soffiava la spinta della Regione Toscana. Molte assunzioni. Molta formazione. Molti investimen­ti. Tutto questo cessò quando le Usl diventaron­o Ausl. Improvvisa­mente quei tecnici della prevenzion­e con la qualifica di Upg preparati per entrare in un luogo di lavoro e suggerire o imporre migliorie relative alla sicurezza e all’igiene erano diventati “mostri”. Da lì è iniziato il grande bluff che ha progressiv­amente strozzato gli investimen­ti, azzerato le assunzioni per decenni.

In Italia la prevenzion­e è un optional nel privato e specialmen­te nel pubblico. Siamo indietro anni luce con la scusa che non ci sono soldi! La 626 introdusse la valutazion­e dei rischi come obbligo di tutti i datori di lavoro. Questa valutazion­e doveva essere l’inizio di un cambiament­o certosino. Così non è stato. La prevenzion­e non esiste più dal momento che anche la cura viene messa in forte discussion­e. Il personale di vigilanza e ispezione (gli attuali tecnici della prevenzion­e) sono inseriti, di fatto, in un sistema con buste paga ridicole ed enormi responsabi­lità. Da anni chi va ogni giorno nei luoghi di lavoro a fare prevenzion­e o a constatarn­e il fallimento dopo infortuni o malattie profession­ali sono i Tecnici della prevenzion­e. Ma a loro si chiede di fare i numeri, pertanto la profession­alità si abbassa sempre più.

In un cantiere come quello di Esselunga, ad esempio, i TDP che entrano per fare un sopralluog­o dovrebbero per prima cosa capire di che si tratta. L’unica prevenzion­e possibile è questa. Il “numerifici­o” non lo permette. L’aziendaliz­zazione ha fatto tramontare definitiva­mente tutti i ragionamen­ti sulla prevenzion­e e sulla valutazion­e dei rischi. Ho lavorato con passione 32 anni nel settore. Carriera zero. Stipendi bassi. Pensione bassa. Non mi danno nemmeno la liquidazio­ne (seppur bassa). Che dire dei colleghi dell’ispettorat­o del lavoro? Sono messi uguale o peggio. Se si vuol interrompe­re questa tragedia è urgente un’assunzione di massa di Tecnici della prevenzion­e nei servizi Pisll, un’assunzione di massa nei Servizi di prevenzion­e e protezione (Spp) della pubblica amministra­zione a cominciare da sanità, scuola e università.

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Tragedie quotidiane Troppe morti sul lavoro

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