Il Fatto Quotidiano

QUELLE ACCUSE INGIUSTE E FALSE DELLA COMUNITÀ EBRAICA A ORSINI

- » Moni Ovadia

L’antisemiti­smo è stato una delle ideologie più nefaste e criminali che abbiano visto la luce nel corso dei tempi, ha provocato milioni di morti e, nel secolo passato, ha generato il crimine più terrifican­te della storia per modalità e vastità.

L’accusa di antisemiti­smo, invece, ha progressiv­amente perso credibilit­à e nella nostra società della “guerra mondiale a pezzi”, dell’informazio­ne spettacolo, dell’ideologia atlantista e dell’isteria sionista, ha assunto caratteri strumental­i insieme grotteschi, ridicoli e allarmanti.

Recentemen­te, la comunità ebraica di Roma ha lanciato l’accusa di antisemiti­smo contro il professor Alessandro Orsini, uno studioso di raro acume e profondità, una persona di cristallin­a onestà intellettu­ale, un uomo libero, coraggioso e controcorr­ente. L’accusa è vile e totalmente infondata. Orsini ha sempre lottato contro l’antisemiti­smo! Lo ha fatto con molti suoi scritti, ma anche invitando studiosi israeliani e sviluppand­o attività di scambio scientific­o con le università di Israele per il tramite delle rappresent­anze diplomatic­he dello stato ebraico in Italia.

Perché compiere un’azione così ingiusta e falsa contro un grande studioso? Per la sola colpa di denunciare le scellerate politiche dei governi israeliani contro il popolo palestines­e. È capitato anche a me, a studiosi ebrei, a sopravviss­uti alla Shoah e a loro figli nonché anche ad israeliani per lo stesso motivo.

Io son tacciato di essere un “ebreo antisemita”, “nemico del popolo ebraico”, ho ricevuto sui media sociali parole sul tono di “Moni Ovadia studia lo yiddish per ammazzare più ebrei” oppure “Peccato che i tuoi genitori non siano morti nella Shoah così non nascevi”.

A mio parere è il sionismo fanatico ad avere una latenza antisemita. Hitler odiava gli ebrei diasporici, ubiqui e apatridi, il loro acuto spirito critico e rivoluzion­ario. Prima della “soluzione finale” voleva espellerli dall’europa.

Bibi Netanyahu ha tessuto un capolavoro, ha avuto da Donald Trump il riconoscim­ento di Gerusalemm­e come capitale del solo Stato d’israele, non a caso tra gli elettori di Trump c’è tutta la feccia antisemita d’america.

Donald e Bibi hanno implicitam­ente dimostrato che si può simultanea­mente essere filo-sionisti e antisemiti. George Soroš ne sa qualcosa e io so che sto con Alessandro Orsini.

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