Il Fatto Quotidiano

L’artista Felice Il bravo cantante di musical che ha come pubblico (solo) i condomini

- BENEDICTA BOCCOLI

Chissà quanti artisti sconosciut­i ci sono nel mondo, bravi come Frank Sinatra, Paul Mccartney, Barbara Streisand, che però non sono riusciti a diventare dei divi come i loro idoli. Eppure sono dei talenti, ma la Dea Fortuna, purtroppo, non li ha mai baciati in fronte. Beh, io ne conosco uno, non lontano da casa mia, anzi vicinissim­o, proprio nel mio condominio. Si chiama Felice, ed è il mio portiere. Felice è un cantante di musical, o meglio, avrebbe potuto esserlo. Lo sento solfeggiar­e e riscaldare la voce fin dal mattino, e poi piano piano esibirsi nei pezzi più noti dei musical. Come per incanto diventa Ginger Rogers e la sua scopa si trasforma in Fred Astaire. Essendo dotato di voce più da soprano che da tenore, adora i ruoli delle protagonis­te femminili. Il suo repertorio spazia da Cats, Grease, La febbre del sabato sera, Sette spose per sette fratelli fino ad arrivare a My fair lady il suo cavallo di battaglia. Felice ama tutto l’universo musicale e non tralascia incursioni anche nel melodramma. L’altra mattina, alle 7, mentre puliva le scale, ha svegliato tutto il condominio con la Traviata, e il suo “Amami Alfredo” è arrivato fino ai piani alti, scatenando applausi, commozione, e richieste di bis. Il tutto ovviamente senza musica, perché Felice canta a “cappella”, l’orchestra se la immagina e con la sua voce imita tutti gli strumenti: archi, fiati, piatti e persino i timpani.

La sua carriera artistica non è mai cominciata, non ha avuto nessuna fortuna, forse perché non ha mai avuto l’opportunit­à di incontrare qualcuno che potesse lanciarlo. Lui ama ripetere: “Nella vita bisogna accontenta­rsi. Io non canto alla Scala, però nessuno pulisce le scale cantando come me. Un bel dì vedremooo… certo sarei stata grande nella Madama Butterfly. Ma sono felice lo stesso. Felice di nome e di fatto!”

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