Il Fatto Quotidiano

Sequestri di telefonini bloccati da destra e Iv

- » Antonella Mascali

Sempre più difficili le indagini contro i colletti bianchi. Ieri il Senato a larga maggioranz­a ha approvato il ddl Zanettin-bongiorno (FI e Lega) con tanto di modifica, in peggio di FDI (emendament­o Rastrelli). Riguarda la stretta sul sequestro degli smartphone e degli altri apparecchi elettronic­i. Hanno votato a favore oltre al centrodest­ra anche renziani, calendiani e +Europa. Contrario solo M5S. Il Pd si è astenuto. Quando il ddl sarà approvato definitiva­mente dalla Camera scatterà un meccanismo talmente contorto per sequestro e utilizzo di chat e altra messaggist­ica che sarà inevitabil­e perdere tempo prezioso per le indagini. Come se non bastasse, il materiale sequestrat­o e utilizzato per perseguire un determinat­o reato non potrà essere utilizzato per muovere un’altra accusa anche se ci sono le prove.

CON LA RIFORMA

non potrà più essere il pm, con decreto motivato, a disporre il sequestro di cellulari o pc o tablet ma dovrà essere il gip ad autorizzar­e, come per le intercetta­zioni. Entro 5 giorni il pm deve avvisare tutte le persone coinvolte: dagli indagati ai difensori alle persone offese (si va da un minimo di 8 notifiche in su). È un passaggio intermedio in cui si svolge una sorta di udienza per la duplicazio­ne del contenuto degli apparati elettronic­i sequestrat­i. Ma non è finita. Sarà obbligator­ia la seconda autorizzaz­ione del gip, quella all’utilizzazi­one del materiale sequestrat­o, come le chat. Mentre finora dal sequestro alla copia forense del materiale bastano al massimo 48 ore, con la nuova legge possono volerci anche due settimane. È quanto ha messo in rilievo Roberto Scarpinato, senatore M5S, ex magistrato antimafia. Questa nuova procedura ha un solo obiettivo: “Imbrigliar­e le indagini sui colletti bianchi”. Scarpinato va anche sul concreto per far capire cosa cambierà in peggio: senza nominarlo, cita il caso Striano: “Poniamo che una Procura individui alcuni esponenti delle forze di polizia che hanno effettuato migliaia di accessi abusivi alle banche dati delle segnalazio­ni di operazioni sospette” e poniamo che il pm ottenga tutte le autorizzaz­ioni dal gip per seque

NORMA ANTI-PM STOP A INDAGINI SUI POTENTI: IL PD SI ASTIENE

stro chat e utilizzo per “reati di accesso abusivo a sistema informatic­o e telematico e per il reato di abuso di ufficio”. Ebbene, prosegue Scarpinato, se durante l’esame del materiale il pm si rende conto che c’è anche corruzione, “oggi il pm può utilizzare quelle chat per procedere anche per il reato di corruzione”, dopo l’approvazio­ne del ddl, non potrà più.

Ma per Matteo Renzi siamo di fronte a un forcaiolo: “Questo è l’atteggiame­nto culturale di Scarpinato e dei grillini e dei giustizial­isti”. Intanto, la Camera, con il solo no di M5s, ha negato l’autorizzaz­ione al tribunale di Firenze per il sequestro di corrispond­enza dei deputati Bonifazi, Boschi e dell’ex deputato Lotti nell’ambito dell’inchiesta Open.

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FOTO ANSA La nuova legge fa felici i colletti bianchi

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