È manetta continua in Puglia: tocca all’ex assessore di Emiliano
Ancora arresti, ancora a Bari. Un fedelissimo del presidente Michele Emiliano, l’ex assessore Alfonso Pisicchio, che finisce ai domiciliari assieme al fratello Enzo per accuse che vanno dalla corruzione alla truffa aggravata, poche ore dopo essersi ufficialmente dimesso da commissario straordinario dell’arti, l’agenzia regionale per la tecnologia. L’ennesima tempesta nel capoluogo su cui incombe il possibile commissariamento del Comune a guida Pd: arrivata a un soffio dalle comunali di giugno, e soprattutto alla vigilia della conferenza stampa che questa mattina Giuseppe Conte terrà in Regione. Nelle intenzioni iniziali, un incontro per invocare segnali di rinnovamento e discontinuità a Emiliano, con una serie di richieste per punti: ma senza rompere, ossia senza uscire dalla giunta. Però adesso chissà, “con questi arresti l’aria tra i nostri si è fatta molto negativa” sussurra un big del M5S in serata. Stamattina Conte farà un punto con i consiglieri regionali, prima della conferenza: e solo lì scioglierà la riserva. Decisione che si fa difficile, dopo gli arresti domiciliari piovuti sui Pisicchio: politici di lungo corso, fratelli di Pino, storico democristiano, già sottosegretario e parlamentare per molte legislature. Ma soprattutto: Alfonso è l’ex assessore regionale, nella giunta Emiliano, all’urbanistica e al paesaggio. E stando agli atti avrebbe commesso reati anche durante il suo mandato.
IL RITRATTO
della gip Ilaria Casu è impietoso: Alfonso Pisicchio è “gravemente indiziato dei reati di corruzione e turba libertà degli incanti” commessi proprio nella qualità di assessore regionale. Vediamo perché. Secondo l’accusa, l’ex assessore “utilizzava la sua influenza politica e le sue relazioni, tramite suo fratello Enzoper una gestione clientelare del suo ruolo, con favoritismi per ottenere ritorni in termini di consenso elettorale”. Il mezzo era rappresentato dalle “assunzioni nelle imprese favorite” e da “persone che assicuravano il voto e che avevano militato anche nel suo partito”. D’altro canto Enzo Pisicchio, secondo i pm, agiva da un lato come “esecutore delle sue direttive” e dall’altro come “schermo per impedire di risalire al ruolo ed al contributo” dell’assessore Alfonso. Quest’ultimo, peraltro, per il gip, nonostante non sia più assessore, è tuttavia “ancora politicamente attivo, così come sono politicamente attive le associazioni politico culturali in cui riveste il ruolo di coordinatore”. Parliamo di “Iniziativa Democratica” e “Senso Civico per la Puglia”, guidate da Enzo e Alfonso ed entrambe a sostegno della giunta Emiliano.
CHE ALFONSO Pisicchio avesse fino a ieri un appealpolitico è dimostrato dal fatto che è stato nominato, proprio con una delibera della giunta (siamo nel dicembre 2023) commissario regionale dell’agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione (Arti). Ovvero un ente pubblico. sottolineano gli inquirenti, sottoposto alla vigilanza regionale.
Ed è proprio questo ruolo che, secondo la gip, rendeva possibile la “sussistenza di occasioni prossime per condizionare l’agire della pubblica amministrazione”. “Le vicende esaminate – concludono i pm – hanno mostrato l’ampia capacità dei due indagati di sfruttare le relazioni costruite nel tempo, tanto in ambito regionale che comunale, per pilotare l'azione amministrativa e trarne vantaggio personale. È emerso che i Pisicchio vantano e godono di relazioni con enti pubblici e imprese anche di rilevanza nazionale”.
I due indagati erano riusciti anche a interferire negli affidamenti del comune di Bari guidato da Antonio Decaro. I fratelli avevano svolto il ruolo di intermediari “nel rapporto illecito tra l’imprenditore Giovanni Riefoli e Francesco Catanese, Rup dell’appalto per l’affidamento delle attività di supporto per imposte come Tarsu, Tares, Tari oltre a Ici e Imu”. Un bando che, secondo quanto riportato negli atti, aveva come base d’asta 5,5 milioni. E non è tutto. I due fratelli sono accusati anche di aver incassato, in altre occasioni, almeno 156mila euro in contanti, anche per “il partito politico Iniziativa Democratica”. L’ennesima grana per il governatore Emiliano (completamente estraneo alle indagini)
CONTE OGGI IL LEADER 5S PARLERÀ ALLA STAMPA IN REGIONE