Bari, Conte, il Pd e i titoloni tendenziosi
Ho avvertito una grande sorpresa circa le notizie che ci propinano i tg, i giornali e quasi tutti i talk. Come d’incanto, come prima notizia, in questi giorni i titoli sparati in prima hanno riguardato, e riguardano, la decisione del prof. Conte del M5S di prendere le distanze dal campo largo col Pd in quel di Bari, della Puglia e di Torino. Decisione dopotutto riferita a problemi politici locali e non nazionali. Subito mi sono domandato se le guerre tra Ucraina e Russia o in Israele forse avessero perso importanza. Invece no, perché poi sono arrivati gli aggiornamenti dei conflitti. Tornando alla presa di distanza, sono affascinato per come la propinano i conduttori nei vari dibattiti dei talk, accusando Conte di aver preso una decisione avventata, perdendo di vista che il problema non era la decisione di Conte, ma le malefatte e i voti di scambio. Tanto gli spettatori sono considerati con una preparazione di quinta elementare. Poi mi sono chiesto, nel vedere critiche, anche aspre, verso il M5S, se questa scelta non fosse dopotutto un vantaggio per il centrodestra, e dunque scelta che dovevano considerare più che benvenuta. Dopo poco tempo ho capito il problema che avviluppa tutti i giornaloni, i tg e i dibattiti nei talk, e cioè la solita ma ben celata e dunque vera preoccupazione: ma se il M5S non segue il Pd diventandone, adagio adagio, nelle loro previsioni, succube sino a ridursi a cespuglione e poi cespuglio, allora questa scelta di Conte li costringe a rimandare oltre questa tanto attesa e gioiosa meta, che grazie al Pd, come al solito silenziosamente complice, erano tutti in animo di raggiungere con un po’ di pazienza nel futuro prossimo.