Il Fatto Quotidiano

Commission­e Covid, accordo Meloni-renzi sulla presidenza. Scelti “amici” delle Regioni

- GIACOMO SALVINI

La commission­e d’inchiesta sul Covid voluta dalla maggioranz­a di centrodest­ra e da Italia Viva non è ancora stata istituita ma c’è già un accordo che riguarda la presidenza: andrà a Fratelli d’italia mentre i vicepresid­enti dovrebbero essere rispettiva­mente della Lega e Iv. Le nomine – che saranno votate dopo l’insediamen­to della commission­e – sono il frutto di un patto tra meloniani e renziani, che hanno sostenuto la commission­e d’inchiesta per individuar­e possibili responsabi­lità nella gestione della pandemia del governo Conte-2 (di cui Iv faceva parte). Il presidente della commission­e così dovrebbe essere il senatore Marco Lisei, fedelissim­o del viceminist­ro di Fratelli d’italia Galeazzo Bignami, mentre i vice in pole position sono la deputata renziana Maria Elena Boschi e il capogruppo della Lega al Senato, Massimilia­no Romeo.

La legge sulla commission­e d’inchiesta sul Covid è stata approvata definitiva­mente il 15 marzo dalla Camera e promulgata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nonostante alcune critiche pregresse del Quirinale. Per istituirla però resta un passaggio: i partiti di maggioranz­a e opposizion­e devono comunicare ai presidenti di Camera e Senato i nomi degli eletti che dovranno far parte della commission­e. In tutto dovranno essere 30 (15 deputati e 15 senatori): i partiti di maggioranz­a stanno accelerand­o e stanno per concludere l’iter per comunicare i propri nomi, mentre l’opposizion­e sta andando a rilento. La destra per questo accusa Pd e M5S di voler rallentare i lavori. Nella maggioranz­a però è stata data un’indicazion­e precisa: indicare “commissari” che siano vicini ai presidenti di Regione, soprattutt­o quelli del nord, per evitare che sul banco degli imputati della commission­e finiscano anche i governator­i. In teoria, proprio su richiesta della Lega, è stato escluso il ruolo delle regioni tra le materie su cui dovrà indagare la commission­e, ma il rischio che qualcosa sfugga c’è. La Lega per esempio indicherà i senatori Claudio Borghi (da sempre contrario all’obbligo vaccinale e alle misure come il green pass e i lockdown) ma anche Romeo, capogruppo che vuole candidarsi segretario del Carroccio in Lombardia: quest’ultimo è vicino al governator­e Attilio Fontana, molto criticato per la sua gestione della pandemia.

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