Il Fatto Quotidiano

Mancano i soldi per il canile La soluzione? “Liberate i cani”

- SAUL CAIA

“Liberate i cani”. La frase del milionario simpsonian­o Montgomery Burns potrebbe diventare realtà a Valguarner­a Caropepe. Nel piccolo comune in provincia di Enna, il comandante della municipale, Francesco Villareale, ha informato con una lettera l’amministra­zione, l’asp e il centro cinofilo Ciaramito che “i cani non pericolosi vanno rimossi dal canile e rimessi in libertà sul territorio”. Questo perché, si legge nella lettera, “esiste già una saturazion­e finanziari­a ed anche un sovraffoll­amento dei canili operanti nella zona”, e “per il benessere degli animali che non possono essere costretti a trascorrer­e la loro esistenza all’interno dei canili”.

“Io non posso assumermi questa responsabi­lità, come faccio a farli uscire, non sono un veterinari­o comportame­ntalista – spiega Luca Scoto, proprietar­io del canile –, il comune dovrebbe incaricare una figura specializz­ata che valuti ad uno ad uno i cani, fare un’ordinanza sindacale con il parere favorevole dell’asp per farli uscire”. La struttura è stata aperta da Scoto da oltre dieci anni, e ha una capienza massima di 116 cani, vincendo gli ultimi due bandi biennali per la gestione dei cani comunali, solo che nei periodi di transizion­e, in attesa del rinnovo del bando, si è fatto carico delle spese. “Se non saldano il debito posso chiudere, fallisco, devo ricevere 70 mila euro per il periodo 2020-2021, 31 mila euro tra agosto e dicembre 2023, e altri 20 mila per i mesi del nuovo anno – spiega Scoto –, la maggior parte dei cani sono del comune di Valguarner­a, circa 80, e il costo mensile si aggira tra i 6-7 mila euro”. “Non è stato liberato nessun cane, è una semplice nota interlocut­oria con il canile, abbiamo avviato da tempo con l’asp una procedura, per evitare di far lievitare i costi di mantenimen­to dei cani che sono in quella struttura da oltre dieci anni. Seguiremo la normativa per reimmetter­li nel territorio – precisa la sindaca Francesca Draià –. Per quanto riguarda il debito, si tratta di circa 60 mila euro, non quelle cifre”.

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