Air Force Tajani: al congresso del Ppe con il volo di Stato
Il leader di FI ha preso l’aereo blu per partecipare all’evento dei Popolari per le elezioni europee. Incontri istituzionali solo a margine
Lo scorso 6 marzo il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, è andato al congresso del Partito Popolare Europeo di Bucarest con il volo di Stato. A certificarlo è il database sull ’utilizzo dell’aereo fornito venerdì dalla Presidenza del Consiglio e un video dello staff del ministro degli Esteri inviato ai giornalisti mercoledì 6 marzo, appena sbarcato nella Capitale della Romania. Un viaggio che non ha niente di illegittimo, ma che solleva qualche dubbio sull’opportunità di utilizzare il volo di Stato in dotazione ai ministri per andare a un evento di partito. Il congresso del Ppe, di cui Tajani è stato vicepresidente, infatti è servito al movimento politico dei partiti moderati europei per aprire la campagna elettorale del 2024 e lanciare la presidente della Commissione Ursula von der Leyen come Spitzenkandidat per la prossima commissione. Nel caso in cui von der Leyen non dovesse essere riconfermata, Tajani potrebbe giocarsi le sue chance da prossimo presidente della commissione, sostengono fonti del governo italiano.
Tajani ha motivato l’uso del volo di Stato per ragioni “istituzionali”. In effetti il ministro degli Esteri e vicepremier, nella sua due giorni in Romania, non ha solo partecipato all’evento del Ppe. Ha utilizzato la trasferta anche per un bilaterale con il presidente Klauss Iohannis (anche lui popolare) e per un faccia a faccia, a margine del congresso, con la ministra della Giustizia rumena Alina Gorghiu durante il quale Tajani ha sollevato il caso di due detenuti italiani in Romania. Poi ha visitato il centro europeo di Competenze Cyber. Dal ministero degli Esteri elencano le visite istituzionali per motivare la missione. Oltre ai bilaterali, spiegano, “ha incontrato l’oppositrice bielorussa Tikhanovskaya e il primo ministro moldavo Dorin Recean”. Eventi istituzionali che si sono tenuti a margine del vertice Ppe o il giorno successivo, il 7 marzo: appuntamenti di minor rilevanza rispetto al congresso.
L’uso del volo di Stato per partecipare a un evento di partito solleva perplessità alla luce della direttiva emanata dal governo Monti nel 2011. Questo deve essere autorizzato, dopo specifiche verifiche, solo “in casi eccezionali”: la direttiva prevede che i voli per i ministri possano essere concessi nel caso di “compravate, imprevedibili e urgenti esigenze di trasferimento connesse all’efficace esercizio delle funzioni istituzionali e l’impossibilità di voli di linea”. Eppure quel giorno i voli di linea esistevano visto che proprio il 6 marzo diversi dirigenti e parlamentari di Forza Italia hanno volato da Fiumicino a Bucarest senza utilizzare l’aereo di Stato. Inoltre, prosegue la direttiva, “non è ammessa la concessione del trasporto aereo di Stato per i ministri per le tratte sulle quali sia presente trasporto ferroviario e tale servizio risulti idoneo con gli impegni istituzionali”. Il concetto di “ideoneo” e “impegno istituzionale” è generico e ha permesso a Tajani di poter utilizzare l’aereo.
TAJANI ERA VOLATO al congresso del Ppe guidando la delegazione di Forza Italia e ha parlato per due volte, il 6 e il 7 marzo: un primo discorso sulla gestione del fenomeno migratorio, il secondo sul ruolo dell’industria e dell’agricoltura europea, sulla crisi a Gaza e sull’importanza di mantenere la croce sulla cupola degli Invalides a Parigi in vista delle Olimpiadi.
Il vicepremier, come rivelato da Repubblica il 3 marzo, è il ministro che utilizza maggiormente i voli di Stato nel governo: dall’ottobre 2022 al 31 marzo 2024 lo ha preso 56 volte. Tutto normale per un ministro degli Esteri che deve spesso viaggiare fuori dall’italia, se non fosse che Tajani in questi mesi ha spesso utilizzato l’aereo anche per tratte nazionali. Per fare solo un esempio, il 3 dicembre scorso era volato da Roma a Bergamo per incontrare gli imprenditori lombardi riuniti da Confindustria: un evento politico per andare alla caccia dei voti leghisti al Nord formalmente presentato come missione istituzionale.
Viaggio La direttiva del 2011 permette l’uso per “urgenza” e se non ci sono “voli di linea” I parlamentari di FI sono partiti con low-cost