Dossier Usa e Amnesty “A Gaza e Cisgiordania crimini degli israeliani”
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha respinto le ipotesi secondo cui Washington adotta un doppio standard nell’applicare la legge statunitense all’esercito israeliano. “Abbiamo un doppio standard? La risposta è no”, ha detto Blinken durante la conferenza stampa in cui è stato presentato il rapporto annuale 2023 del Dipartimento sullo stato dei diritti umani in quasi 200 Paesi e territori, Israele, Striscia di Gaza e Cisgiordania inclusi.
Mentre a Gaza la situazione è sempre più critica le forze di difesa israeliane attendono il via libera dell’esecutivo per l’invasione di terra di Rafah, ecco cosa si legge in proposito nel Rapporto del ministero degli Esteri americano: “Mentre Israele esercita il proprio diritto all’autodifesa, abbiamo chiarito che deve condurre operazioni militari in conformità con il diritto internazionale e prendere ogni precauzione possibile per proteggere i civili. Continuiamo a sollevare con urgenza la nostra profonda preoccupazione per la morte e il ferimento di decine di migliaia di civili palestinesi a Gaza, tra cui donne, bambini, persone con disabilità e altri vulnerabili. Abbiamo ripetutamente sottolineato anche la nostra angoscia per la scarsità di assistenza umanitaria, per lo sfollamento della maggioranza della popolazione di Gaza e per il numero senza precedenti di giornalisti uccisi. Abbiamo ripetutamente condannato il ripugnante uso improprio dei civili e delle infrastrutture civili da parte di Hamas come scudi umani e il suo continuo rifiuto di rilasciare tutti gli ostaggi. Continuiamo inoltre a condannare i livelli record di violenza in Cisgiordania, compresi gli attacchi da parte di coloni estremisti violenti contro i civili palestinesi”.
Molti osservatori e organizzazioni umanitarie hanno ribadito che l’amministrazione statunitense è di parte. Brian Finucane, consigliere senior del programma statunitense presso l’international Crisis Group, ha respinto i commenti di Blinken, affermando che è “falso” affermare che partner e avversari ricevano lo stesso trattamento sulla questione. “Con avversari come la Russia è stata avanzata, giustamente, con celerità la richiesta politica di adottare decisioni pubbliche, legali, sui crimini atroci contro l’ucraina. Con partner come Israele, invece, è in atto una politica opposta, ovvero evitare di arrivare a conclusioni legali scomode”, ha detto il consigliere, che in passato aveva ricoperto il ruolo di avvocato proprio del Dipartimento di Stato. Washington fornisce 3,8 miliardi di dollari in assistenza militare annuale al suo alleato di lunga data, ma questo mese il presidente Joe Biden ha minacciato di condizionarla se la condotta di Israele nei confronti dei civili palestinesi rimarrà la stessa. Israele ha negato le accuse di aver deliberatamente causato sofferenze umanitarie nell’enclave. Nel rapporto a stelle e strisce, si legge anche che la guerra con Hamas ha avuto “un impatto negativo significativo” sulla situazione dei diritti umani nei territori occupati e cita numerosi omicidi arbitrari o illegali, sparizioni forzate, torture e arresti ingiustificati di giornalisti, tra gli altri. “Le autorità israeliane che operano a Gaza non hanno adottato misure per identificare e punire i funzionari accusati di aver commesso violazioni dei diritti umani”, prosegue il rapporto.
ANCHE Amnesty International ha rilasciato il suo dossier sui diritti umani. Nella prefazione, la segretaria generale dell’ong umanitaria, Agnès Callamard, sulla guerra nella Striscia di Gaza scrive: “In seguito agli orribili crimini perpetrati da Hamas il 7 ottobre 2023, Israele ha avviato una campagna di rappresaglia che è diventata una punizione collettiva. Si tratta di una campagna di bombardamenti deliberati e indiscriminati su civili e infrastrutture civili, di negazione dell’assistenza umanitaria e di una carestia pianificata”. “Crimini di guerra” che potrebbero configurarsi anche nel caso in cui venisse provato che le fosse comuni scoperte presso gli ospedali Nasser di Khan Yunis e Al Shifa di Gaza City – assediati per settimane e poi occupati dalle forze di difesa israeliane – siano il risultato di esecuzioni sommarie di civili e staff non combattenti.
L’ONG “DA TEL AVIV RAPPRESAGLIA CONTRO I CIVILI”