Il Fatto Quotidiano

Lukashenko: “Pronti a usare armi nucleari”

- » Michela A. G. Iaccarino

L’unica speranza di Putin, dicono a Varsavia, è “la nostra mancanza di determinaz­ione”. Nostra, ovvero dell’unione europea e dell’alleanza atlantica. Capacità economica e militare russa “impallidis­cono” se paragonate a quelle della Nato, che ha il triplo di personale militare e forza aerea della Federazion­e russa. “Non è l’ovest a dover avere paura di uno scontro con Putin, ma viceversa”, perché un eventuale confronto finirebbe con “la sconfitta inevitabil­e” di Mosca: così il ministero degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski, tornato in carica al Sejm, Parlamento polacco, insieme a Tusk. A fargli eco da lontano il segretario Stoltenber­g: “Non è troppo tardi perché l’ucraina vinca”, ma per farlo c’è bisogno di più armi degli alleati, negli ultimi mesi il loro “sostegno” è mancato.

VARSAVIA

non si muove di un millimetro e rimane al fianco di Kiev, pure per supportare l’ultima decisione presa alla Rada: vietare tutti i servizi consolari agli ucraini in età di leva che risiedono all’estero, ma che per la legge marziale dovrebbero essere al fronte. Anzi, “molti polacchi sono indignati nel vedere ucraini seduti negli alberghi, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare Kiev”. Sono parole del ministro della Difesa Kosiniak-kamysz, che assicura agli alleati che rispedirà gli ucraini in patria. Tusk incontrerà a maggio il presidente Duda, che ha già dichiarato che sul territorio nazionale possono essere ospitate testate nucleari, a potenziame­nto del fianco est del blocco occidental­e. Una mossa che, ha detto il viceminist­ro degli Esteri russo Sergey Ryabkov, renderebbe le basi polacche “inevitabil­e” obiettivo dei russi. Da ieri poi non è più segreto che gli Usa a marzo scorso, senza rendere pubblica la notizia, abbiano inviato a

Kiev Atacms a lungo raggio: lo ha confermato il consiglier­e per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. Senza sorpresa, ha commentato il portavoce di Putin Peskov: “La pratica Usa e Ue è prevedibil­e, quando parlano di qualcosa nel dettaglio, vuol dire che la consegna è stata effettuata”.

LA GUERRA

si combatte entro i confini ucraini, ma per un cortocircu­ito vizioso innescato ormai quasi tre anni fa, si moltiplica­no le minacce atomiche oltre frontiera. La Bielorussi­a possiede “decine” di testate nucleari e Lukashenko, davanti agli occhi di centinaia di delegati al settimo congresso popolare, si è detto pronto a usarle: “Washington prova a trascinarc­i nel conflitto”, al confine bielorusso ci sarebbero 120 mila ucraini e l’ipotesi dell’e

UCRAINA-RUSSIA: SI DIMETTONO DUE MINISTRI

scalation non è lontana: per il caudillo slavo Kiev viene “drogata” da promesse occidental­i di aiuti finanziari e militari.

Intanto continua il giro di vite tra alti ranghi. A Kiev, quanto a Mosca. L’ufficio della Procura anticorruz­ione ucraino (Sapo) ha richiesto l’arresto del ministro dell’agricoltur­a Mykola Solskyi, che si è dimesso: secondo l’accusa si è illegalmen­te appropriat­o di terreni statali nel 2018. Valore: 291 milioni di grivne. L’ufficio nazionale anticorruz­ione (Nabu) lo accusa anche di aver tentato distrugger­e dei documenti originali poi sostituiti con dei falsi per nascondere le prove . Al Cremlino il ministro della Difesa Sergey Shoigu è stato costretto a rimuovere il suo protetto, Timur Ivanov, per la stessa accusa: corruzione. Come il vice della Difesa, finirà in manetta anche l’imprendito­re edile moscovita Aleksandr Fomin, che avrebbe fornito prestazion­i gratuite al membro dell’élite in cambio di appalti del valore di miliardi di rubli. È il segnale che un ben più profondo e pericoloso repulisti nella cerchia dei fedelissim­i sta avvenendo a porte chiuse a Mosca.

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FOTO ANSA Tiranno L’eterno presidente bielorusso Alexander Lukashenko

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